L’andamento brillante delle trimestrali sostiene i mercati, peraltro drogati dai bassi rendimenti delle obbligazioni che riflettono la cautela di fronte alla pandemia. Ma i numeri in arrivo dal Big Business sono confortanti: l’88% delle aziende Usa ha battuto le stime degli analisti. Ancor più importante, l’aumento degli utili è stato del 17%, tre volte tanto la media storica: facile prevedere che sarà largamente battuto il dato sull’a distribuzione dei profitti ai soci del 2019.
TOYOTA RECORD. SAMSUNG: LIBERTÀ IN CAMBIO DEI CHIP
Anche dal Giappone arriva una buona notizia: Toyota chiude il trimestre con 9,15 miliardi di utili, sull’onda di vendite tornate sopra il livello pre-Covid.
In un clima moderatamente positivo trova spazio una notizia degna di una soap opera coreana. Gli avvocati di Jae-in, l’erede della fortuna Samsung in carcere per mazzette, hanno fatto sapere che in sua assenza l’azienda non è in grado di prendere le decisioni più delicate, vedi l’avvio della costruzione di un impianto di chip negli Usa (17 miliardi di investimenti) che Washington aspetta con trepidazione. Di qui la richiesta di libertà per l’assistito, che ha scontato finora 18 mesi sui 30 previsti dalla condanna. È la conferma che i chip, di questi tempi, pesano più del petrolio.
TENCENT CENSURA I GIOCHI: +5%
L’indice CSI 300 delle blue chip della Cina sale stamane dello 0,5%, in particolare l’indice CSI Info Tech guadagna l’1,0%. L’indice Hang Seng sale dell’1,5%, l’indice Hang Seng Tech del 2,7%.
Il miglioramento dei listini cinesi è legato al rimbalzo dei titoli tecnologici. Tencent, in rialzo del 5%, ha detto che limiterà ulteriormente l’accesso dei minori ai suoi videogiochi.
Sono arrivati dati migliori delle attese sull’andamento dell’economia cinese. L’indice PMI composito del mese di giugno elaborato da Caixin è cresciuto a 53,1 punti, dai 50,6 precedenti. Le stime erano per un dato invariato. Ancora più pronunciata la crescita dell’indice PMI relativo al settore servizi, salito a 54,9 punti da 50,3 precedenti. Le stime erano a 50,5 punti.
L’indice MSCI Asia ex-Japan è in rialzo dell’1,08%, il Nikkei giapponese perde lo 0,3%. Guadagni superiori all’1% per Corea del Sud e India.
WALL STREET RESTA SUI MASSIMI. SALGONO I PHARMA
Positiva ieri la chiusura di Wall Street. L’S&P500 e il Dow Jones hanno guadagnato lo 0,8%, Nasdaq +0,6%.
In grande evidenza Apple (+1,26%), i titoli della moda (Ralph Lauren +6,2%) e la pharma Translate Bio (+29,13% dopo l’offerta di Sanofi).
Petrolio poco mosso dal -0,6% di ieri. Si è in attesa dei dati sulle scorte Usa e si cerca di capire quale potrebbe essere l’impatto del Covid sulla crescita della domanda globale. Nessuna reazione, per ora, all’ondata di attacchi alle petroliere nello stretto di Hormuz attribuito all’Iran.
L’oro è poco mosso a 1.810 dollari.
IN EUROPA BRILLA SOLO PARIGI, AI MASSIMI DAL 2000
I future sulle Borse europee anticipano un avvio in lieve rialzo dopo una seduta opaca. Solo Parigi (+0,73%) prova a distinguersi rispetto al plotone delle altre Borse: l’indice Cac 40 è ai massimi da vent’anni, cioè dall’8 settembre 2000, una performance che, tra l’altro, riflette o stato di grazia dell’industria del lusso, che rappresenta il 16% circa dell’intera capitalizzazione. Assai meno effervescenti gli altri listini, in una giornata priva di spunti, al netto di alcune trimestrali. Così, in linea con quanto capita oltre Oceano, gli operatori parcheggiano la liquidità sulle obbligazioni.
PIATTE MILANO E FRANCOFORTE, TONFO DI BMW
Piazza Affari non si discosta dal clima di bonaccia: +0,02% a quota 25.352 punti.
CORRE SOCGEN, BP SCALDA LA CITY
Parigi condivide con la piazza italiana i progressi di Stellantis. Ma ad accendere i riflettori sul Cac 40 sono stati anche i risultati di Société Générale (+6,33%) dopo utili trimestrali per 1,44 miliardi, il risultato migliore dal 2016. Tutte le attività hanno segnato un miglioramento: il retail banking ha visto l’utile netto moltiplicato per oltre 7 volte nel secondo trimestre.
Londra (+0,33%) corre sulle ali dei forti profitti dei petroliferi. Bp +5,64%. Nel secondo trimestre il gruppo petrolifero britannico ha registrato un utile netto di 3,1 miliardi di dollari, da una perdita netta di 16,8 miliardi di dollari di un anno prima, dovuta principalmente a causa della crisi sanitaria. BP ha annunciato l’intenzione di aumentare il suo dividendo del 4% nel 2021 ed ha anche annunciato l’avvio di un programma di acquisti di azioni proprie a partire dal prossimo mese.
Modesto ribasso per Francoforte (-0,09%), zavorrata dal brusco calo di Bmw (-5,04%). Il gruppo automobilistico ha registrato un utile netto di 7,6 miliardi di euro nel primo semestre del 2021, in forte aumento rispetto a un anno fa, ma Il management si aspetta un impatto “probabile” della carenza di chip e dell’aumento delle materie prime sull’attività dell’azienda negli ultimi sei mesi dell’anno.
LA FEBBRE DEI BOND: IL BTP 10 A -0,56%, IL 5 ANNI A -0,077
Le incertezze dei mercati azionari si riflettono positivamente sui prezzi in ascesa dei bond governativi. Di conseguenza, continua la pressione al ribasso sui rendimenti del Treasury Usa a 10 anni attestati a 1,18%, sui minimi da cinque mesi.
Nell’Eurozona, il Bund tratta a -0,48%. Il rendimento del BTP decennale è pari 0,56%, il livello più basso da quattro mesi. I cinque anni ha chiuso a -0,077%. Spread fermo a 105 punti.
SALGONO I MARGINI DI STELLANTIS (+4,2%)
Sono i conti di Stellantis (+4,23%) a tenere a galla Piazza Affari. L’azienda ha annunciato un impegnativo programma di sviluppo di auto elettriche ed ibride, 21 in tutto, in modo da fornire una versione alternativa al motore a combustione per tutti i modelli entro il 2025. Migliora la guidance 2021 sul margine operativo rettificato in salita a circa il 10%, “dopo i robusti risultati nel primo semestre” dice una nota. Nel mese di luglio le immatricolazioni di auto in Italia del gruppo sono scese del 20,26% contro un calo del mercato del 19,36%.
La performance della casa guidata da Carlos Tavares trascina al rialzo Exor (+0,83%). Continua al contrario la frenata di Ferrari (-2,63%) nonostante le vendite siano tornate ai livelli del 2019.
GENERALI NON INCANTA IL MERCATO, MEDIOBANCA -1,47%
I solidi risultati della semestrale di Generali non hanno impressionato gli analisti: -1,04%. Ormai il mercato è concentrato sulle scadenze di settembre, quando si dovrà decidere se presentare o meno una lista del cda per il prossimo consiglio. L’Incertezza contagia anche Mediobanca (-1,47%).
Male anche i bancari: pesa la tensione della vigilia per l’audizione del ministro dell’Economia sul futuro di Mps (-2,39%). In lieve ribasso Unicredit (-0,3%), meglio Intesa (+0,55%) a due giorni dal cda sui conti (e il ritorno al dividendo).
IN FRENATA BUZZI, LEONARDO E DIASORIN
Sotto tiro Buzzi Unicem (-2,51%) nel semestre il fatturato è salito del 5,8% ma gli utili scendono del 3%. Fra i dieci titoli peggiori ci sono Leonardo (-2,24%) e Diasorin (-2,55%), dopo l’effervescenza di ieri.
Nella top ten dei maggiori rialzi figurano Eni (+1,65%) e Moncler (+0,79%).
BE +7,3%, CORRE COME JACOBS
Strappa al rialzo nello Star il titolo Be (+7,3%) tra i più importanti protagonisti della consulenza di casa nostra. Non è evidentemente sfuggito al mercato il fatto che la controllata Doom amministra i diritti commerciali di Marcel Jacobs, la medaglia d’oro dei 100 metri. Equita sim ha alzato il rating su Be a buy da hold (mantenere) con un prezzo obiettivo che sale da 1,64 a 2,4 euro. Gli analisti evidenziano che è attesa un’ulteriore accelerazione della domanda di It e di innovazione (anche di immagine) da parte degli istituti finanziari, cioè l’80% della clientela.
IN RALLY AEFFE, REPLY E DOXEE
In rally Aeffe (+10,9%), sempre sotto i riflettori del mercato dalla pubblicazione dei dati di bilancio. Nuovi massimi storici per Reply in occasione della trimestrale. Al top anche Wiit (+2%).
In deciso rialzo Doxee (+3,59%) in scia ai risultati del primo semestre della multinazionale digitale trattata all’Aim.
AIM, OGGI DEBUTTA NUSCO
Il listino delle pmi si prepara al debutto oggi di Nusco. Il gruppo di Nola attivo nella produzione e vendita di porte per interni e infissi in legno, pvc, alluminio e ferro è stato ammesso agli scambi da domani.