Nel mese di febbraio il tasso di disoccupazione è pressoché stabile ma diminuiscono gli occupati, specie tra i dipendenti, e tornano a salire gli inattivi. Migliora, leggermente, l’occupazione giovanile. E’ quanto emerge dalle elaborazioni dell’Istat: a febbraio il tasso di disoccupazione è lievemente salito all’11,7% (gennaio all’11,6% rivisto da 11,5%), mentre il tasso di occupazione risulta al 56,4%, in calo di 0,2 punti su gennaio. Complessivamente, gli occupati sono 22.456.000, in calo dello 0,4% rispetto a gennaio (-97.000), ma in aumento dello 0,4% su base annua (+96.000, +238 mila i dipendenti a tempo indeterminato), mentre calano sia i disoccupati
(-4,4%, pari a -136 mila) sia gli inattivi (-0,7%, -99 mila).
“Dopo quelli positivi relativi al mese di gennaio, i dati diffusi oggi dall’Istat indicano che il mercato del lavoro continua a registrare oscillazioni congiunturali legate ad una situazione economica che presenta ancora incertezze. Queste oscillazioni non modificano, comunque, la tendenza positiva dell’occupazione nel medio periodo”. Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha commentato i dati statistici.
“Su base annua – rileva Poletti – si registrano 136 mila disoccupati in meno e 96 mila occupati in più. Un dato, quest’ultimo, sul quale incide in particolare l’aumento consistente dei lavoratori a tempo indeterminato. Il tasso di disoccupazione, all’11,7%, diminuisce di 0,5 punti percentuali, ed il tasso di occupazione cresce di 0,4 punti percentuali. Anche la disoccupazione giovanile, ancora molto elevata, cala di 2,4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Si conferma, pertanto, la tendenza di stabilizzazione del lavoro dipendente nel nostro paese, legata agli effetti delle scelte compiute per rendere più conveniente il contratto a tempo indeterminato”.
Tornando ai dati mensili, va meglio per i giovani: il tasso di disoccupazione nella fascia di età 15-24 anni, ovvero l’incidenza dei giovani disoccupati sul totale di quelli occupati o in cerca di lavoro, scende al 39,1% dal 39,3% di gennaio.
Secondo Istat “il calo occupazionale di febbraio è determinato dai dipendenti (-92mila i permanenti e -22mila quelli a termine), mentre registrano un lieve recupero gli indipendenti (+17mila). Per i dipendenti a tempo indeterminato si tratta del primo calo dall’inizio del 2015″.
L’istituto sottolinea che “dopo la forte crescita registrata a gennaio 2016 (+0,7%, pari a +98mila), presumibilmente associata al meccanismo di incentivi introdotto dalla legge di stabilità 2015, il calo registrato nell’ultimo mese riporta la stima dei dipendenti permanenti ai livelli di dicembre 2015. Per i dipendenti a termine prosegue la tendenza negativa già osservata dal mese di agosto 2015″.
Nel mese di febbraio il numero di inattivi torna ad aumentare segnando nel confronto con gennaio +0,4% (+58.000), e cala dello 0,7% (-99.000) rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività sale rispetto al mese prima al 36%, in aumento di 0,2 punti percentuali.
Guardando al periodo dicembre-febbraio, secondo i dati Istat, “si registra il calo del numero delle persone occupate (-0,2%, pari a -48mila) e di quelle inattive (-0,1%,pari a -16mila), a fronte di un incremento dei disoccupati (+0,9 %, pari a +27mila)”.