LE VENDITE SU UNICREDIT FRENANO MILANO. IN GRANDE EVIDENZA FCA. FIAMMATA DI MPS
Chiude in parità Piazza Affari -0,02%, indice Ftse Mib a quota 19255, frenata dalle vendite su Unicredit -3,3% che ha annunciato risultati che hanno deluso gli analisti: i ricavi e l’utile operativo sono risultati inferiori alle attese. Pesa soprattutto il calo degli accantonamenti sui crediti.
La reazione negativa su Unicredit ha frenato Intesa -0,1%, che pure ha registrato utili superiori alle attese. Ora i riflettori si spostano su MontePaschi che ha chiuso a +1,9%, dopo un balzo del 3,5%. A spingere gli acquisti alla vigilia di una trimestarle in rosso, è il “consiglio” di Breakingviews: per la rubrica di Hugo Dixon la banca senese è la preda ideale per BnpParibas.
In terreno positivo le altre Borse europee. Sale Parigi +0,50%, così come Francoforte +0,18% e Londra +0,24%. La piazza migliore è Madrid +0,4%. Segna il passo dopo i record Wall Street: Dow Jones +0,04%, S&P +0,02%, Nasdaq -0,01%. Lo spread tra Btp e Bund chiude a 150 punti base. Il rendimento del decennale è sceso al 2,34%. Il petrolio torna a scendere: il Brent è scambiato a 81,7 dollari al barile (-0,7%). Eni chiude la seduta invariata, positiva Saipem +0,8%.
Brilla il titolo Fca +2,9%: Sergio Marchionne ha dichiarato che “Il convertendo e il collocamento delle azioni Fca negli Stati Uniti” saranno effettuati in Usa prima di Natale. La quotazione di Ferrari è prevista a metà del 2015. Sale anche Pirelli +0,9%, raccomandata (al pari di Fca) da Goldman Sachs. Exor avanza del 2,2%.
In Europa è stata la giornata delle tlc trainate dai conti di Vodafone, in rialzo a Londra del 5,6%. Avanza la francese Orange +4,2% (la blue chip più apprezzata nel 2014) davanti a Deutsche Telekom +2,3% e Telefonica +1,5%. A Milano Telecom Italia ha guadagnato l’1,5%.
Fra le utility progressi per Terna +1% e Snam +1,4%. Enel segna +0,3%. Infine nel lusso buoni rialzi per Ferragamo +1,9%, Moncler +0,5% e Tod’s +2,4%.