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Fca, spin off di Magneti Marelli attraverso una società olandese

Imagoeconomica

A Piazza Affari occhi puntati su Fca. A un’ora dall’apertura, il titolo in Borsa di Fiat Chrysler guadagna l’1%, a 16,746 euro, mettendo a segno uno dei migliori rialzi del Ftse Mib, che negli stessi minuti ondeggia intorno alla parità. L’attenzione degli investitori è stata risvegliata da un articolo del Sole 24 Ore, che anticipa alcuni particolari sullo scorporo di Magneti Marelli.

Secondo il quotidiano finanziario, l’azienda di componentistica uscirà dal perimetro di Fca per confluire in una newco di diritto olandese, che sarà quotata su Borsa Italiana. L’operazione avverrà attraverso una girandola di passaggi, comprese una scissione di Magneti Marelli e una successiva fusione transfrontaliera della società beneficiaria.

In questo modo il gruppo replica quanto già fatto per Fca, Exor, Ferrari e Cnh, tutte con base ad Amsterdam.

Per quanto riguarda il futuro azionariato di Magneti Marelli, il Sole cita alcune fonti secondo cui la finanziaria di casa Agnelli avrebbe intenzione di mantenere una quota di controllo nel capitale dell’azienda, così da garantire continuità ai piani di sviluppo. Si parla di una partecipazione del 30%, che peserebbe come una quota di controllo grazie meccanismo del voto multiplo.

Non è ancora chiara la quantità di debito che Fca potrà scorporare per assegnarlo a Magneti Marelli: l’ammontare dovrebbe essere compreso fra uno e due miliardi di euro.

In ogni caso, l’operazione dovrebbe chiudersi entro la fine del 2018 o nei primi mesi del 2019.

Intanto, a Piazza Affari, gli altri titoli della galassia Agnelli viaggiano in direzione contraria rispetto a Fca: Exor -0,27% (a 58,20 euro) e Cnh Industrial -0,8% (a 8,826 euro), mentre Ferrari si mantiene sulla parità (122,90 euro).

A sostenere le azioni di Fiat Chrysler è anche la smentita, arrivata ieri a mercati chiusi, dell’arrivo di Vittorio Colao – il manager che per 10 anni ha guidato Vodafone – al posto di Sergio Marchionne, che ha confermato a gennaio l’intenzione di uscire dal gruppo nel 2019, dopo 15 anni al vertice.

“Come già più volte dichiarato dalla società – ha scritto Fca – è previsto che l’avvicendamento avvenga a tempo debito, con una soluzione interna a seguito di un preciso processo decisionale da tempo in corso”. In pole position per la successione a Marchionne ci sono Alfredo Altavilla, Richard Palmer, Mike Manley e Pietro Gorlier, tutti manager interni al gruppo.

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