Nissan e Renault stanno cercando un accordo di rinegoziazione della loro alleanza globale: un passo che i dirigenti francesi sperano possa servire a riaprire la strada alla fusione con Fiat Chrysler. L’indiscrezione è del Wall Street Journal: secondo l’autorevole e sempre ben informato quotidiano finanziario statunitense, Nissan vuole che Renault riduca la sua quota del 43,4% nella società giapponese. Quest’ultima, infatti, pur essendo la più grande delle due, ha solo il 15% di azioni senza voto in quella francese.
Le preoccupazioni di Nissan sono sostanzialmente che la fusione di Renault con Fca avrebbe indebolito la sua influenza nell’alleanza, e questo aveva portato la casa giapponese a negare il suo sostegno all’accordo, facendolo naufragare. Anche se le due compagnie concordassero che Renault venda azioni in Nissan, ci sarebbe bisogno comunque dell’avallo dello Stato francese, che ha espresso resistenza a cambiare la struttura senza rafforzare anche l’alleanza tra le due case.
Si riapre dunque la porta a quella che sarebbe la fusione del secolo, che sarebbe vita – qualora andasse finalmente in porto – al primo costruttore di automobili al mondo. Proprio pochi giorni fa il Lingotto ha presentato i conti del secondo trimestre 2019, che certificano un utile in forte crescita del 14% grazie ai risultati da record in Nord America e nonostante il calo delle vendite complessive. Al contrario, i conti della Nissan segnalano un crollo del 95% dei profitti del primo trimestre dell’anno a causa del frote calo delle vendite in Europa e negli Usa: una ragione di più per riaprire la prtita con Fca