Come previsto l’Antitrust europeo prende tempo sul matrimonio tra Fca e Psa. La Commissione europea ha aperto “un’indagine approfondita” sulla fusione tra i due colossi dell’auto. Alla base della decisione c’è infatti la preoccupazione dell’Antitrust comunitario relativa al fatto che la “transazione possa ridurre la concorrenza nel settore dei veicoli commerciali (van) sotto 3,5 tonnellate nello Spazio economico europeo, precisamente in 14 Stati membri della Ue e nel Regno Unito”.
La fusione tra le due case dovrebbe concludersi entro la fine del 2020 e creerebbe il quarto più grande gruppo automobilistico al mondo dopo Volkswagen, Toyota e l’alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi.
L’annuncio di oggi rappresenta la seconda fase della procedura Antitrust che concede a Bruxelles 90 giorni lavorativi di tempo per prendere la decisione finale. Possibile anche un’ulteriore rinvio di 15 giorni nel caso in cui Fca e Psa offrano impegni. Infine, in base alle regole Ue, non è da escludere un’altra estensione di 20 giorni su richiesta o con un accordo delle parti. Inoltre, se queste non forniscono informazioni importanti richieste dalla Commissione, l’orologio può’ essere bloccato fino a quando non saranno fornite.
Tornando alla decisione odierna, la numero uno dell’Antitrust Ue, Margrethe Vestager ha spiegato che “’i van commerciali sono importanti per le persone, le pmi e le grandi imprese quando si tratta di distribuire merci e fornire servizi ai consumatori: si tratta di un mercato in crescita e sempre più importante nell’economia digitale dato che i consumatori privati dipendono dai servizi di consegna”. Vestager ha aggiunto che “Fiat Chrysler e Peugeot SA, con il loro ampio portafoglio di marchi e modelli, hanno una posizione forte nei furgoni commerciali in molti paesi europei: valuteremo attentamente se l’operazione proposta influirebbe negativamente sulla concorrenza in questi mercati e assicureremo che rimanga un sano contesto competitivo per tutti gli individui e le imprese che si affidano a furgoni commerciali per le loro attività”.
Parlando in termini percentuali, le due case assieme controllano il 34 per cento del mercato dei minivan, contro il 16 di Renault e di Ford. Ma la quota sale al 45 per cento per il mercato francese, egemonizzato da Psa, ed al 48% in Italia. Le preoccupazioni della Commissione Ue riguardano però in particolare la concorrenza per certi tipi di veicoli leggeri “in Belgio, Croazia, Cechia, Francia, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna e Regno Unito”. “In molti di questi paesi, deterrebbe quote di mercato elevate, insieme alla più ampia gamma di marchi e modelli di tutte le dimensioni”. Le due società “appaiono particolarmente forti nel segmento dei furgoncini più piccoli, ci sono meno concorrenti nei furgoni che nelle autovetture, e nella maggior parte di questi Paesi, tutti i concorrenti sarebbero significativamente più piccoli dell’entità risultante dalla fusione”, si legge nella nota.
Subito dopo l’annuncio arrivato da Bruxelles Fca e Psa hanno confermato il loro obiettivo di finalizzare la fusione entro il primo trimestre 2021, assicurando che “continueranno a collaborare con la Commissione europea per fornire risposte alle loro domande con lo stesso spirito costruttivo che ha contraddistinto la fusione proposta sin dall’inizio”, si legge in una nota congiunta diffusa dai due gruppi.
“Nel portare avanti le attività dei team di lavoro congiunti Psa-Fca, forniremo alla Commissione europea – e alle altre autorità di regolamentazione coinvolte – informazioni dettagliate sui significativi benefici derivanti della fusione proposta per i clienti, l’industria in Europa e ciascun gruppo”, si specifica nella nota che sottolinea come “i preparativi per la fusione procedono come da programma”. Fca e Psa ricordano infine che “le autorità antitrust di diverse giurisdizioni hanno già dato la loro approvazione, tra cui Stati Uniti, Cina, Giappone e Russia” e “ribadiscono l’obiettivo condiviso di finalizzare l’operazione entro la fine del primo trimestre 2021”.
I fatti di giornata hanno inciso anche sulla prestazione di Borsa dei titoli. A Milano Fca cede lo 0,7%, mentre a Parigi le azioni Peugeot perdono lo 0,6%. A pesare sulle performance anche i dati Acea sulle vendite di maggio, scese nell’Unione Europea del 52,3%.