Rimbalzo positivo per Piazza Affari che guadagna lo 0,51%, 21.729 punti, dopo aver superato anche un punto percentuale a metà giornata.
Brilla Fiat, +2,97%, benché la sua luce si appanni leggermente nell’ultima parte della seduta. A dare corpo agli acquisti in giornata sono ancora le ipotesi giornalistiche di scorporo, addirittura entro l’anno, a partire però dalla componentistica, con Magneti Marelli che potrebbe approdare in Borsa. L’attenzione rivolta al settore automotive galvanizza Brembo +3,16%, miglior titolo di giornata. Ferrari, -1,28%, si arena invece in fondo al listino. In ripresa i bancari, con Unicredit in vetta, +1,39%. Ottima performance di Enel, +2,01% e Recordati +1,63%.
Più deboli le altre piazze europee, contagiate nel finale dall’incertezza di Wall Street: positive Londra +0,33% e Madrid +0,39%; piatta Francoforte +0,05%; in lievissimo calo Parigi -0,04%, nonostante la fiducia delle imprese industriali in Francia sia salita in agosto ai massimi da quasi 10 anni, superando ampiamente le previsioni degli economisti.
Wall Street segna il passo. All’inizio apre moderatamente positiva, poi cominciano le incertezze. Al momento i tre principali listini di New York sono tutti in rosso, complici alcuni tweet al vetriolo di Donald Trump e le incertezze politiche che caratterizzano il periodo. Accentua il malessere degli investitori un dato sulle vendite di case esistenti in luglio nettamente peggiore delle attese. C’è infine un clima di attesa, nel giorno di apertura del meeting dei banchieri centrali a Jackson Hole. Il clou sarà domani, con gli interventi di Janet Yellen e Mario Draghi. In questa cornice attendista il cambio euro-dollaro risulta stabile a 1,18. Fra le materie prime il petrolio inverte la buona rotta di ieri: Brent -1,46%; 51,8 dollari al barile. Arretra anche l’oro, -0,22%, 1287.85 dollari l’oncia.
Sul secondario il Btp Italia 10 anni mantiene un rendimento del 2,11%, mentre lo spread con il Bund scende dell‘1,42% a 173.20 punti.
Nell’azionario il peggior titolo di giornata è Saipem, -2,88%, contagiato dal fallimento della società norvegese Seadrill, a picco alla Borsa di Oslo. Un tracollo che danneggia tutto il comparto delle società di servizi per oil&gas.
Seduta negativa per Cnh -1,74%, Azimut -1,15% Mediaset -0,96%.
Fuori dal listino principale sono tra i migliori Piaggio +5,68% e Landi Renzo +5,78%.