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Fca: miglior giugno dal 2006 negli Usa, vendite record anche in Francia

Giugno da record per il gruppo Fca negli Stati Uniti e in Francia. Negli Stati Uniti Fca Us, che comprende anche il vecchio marchio Chrysler Group, ha registrato un aumento delle immatricolazioni pari all’8% a 185.035 unità, dalle 171.086 dello stesso periodo dell’anno scorso, facendo segnare il miglior giugno dal 2006 e il 63esimo mese consecutivo di aumenti delle vendite. A comunicarlo è la stessa società, che specifica anche che le vendite delle sole automobili con marchio Fiat (Fiat 500, 500L e 500X) sono invece calate del 30% il mese scorso rispetto a giugno 2014. 

Le immatricolazioni di vetture Chrysler sono invece cresciute del 28%, il miglior giugno dal 2007 e il dodicesimo rialzo consecutivo (da 24.026 a 30.809 vetture; nei primi sei mesi dell’anno +21% a 170.248), quelle di Dodge sono scese del 14% (da 50.314 a 43.457 unità; in gennaio-giugno -16% a 257.142), quelle di Jeep sono cresciute del 25%, il miglior mese di sempre e il 21esimo rialzo mensile consecutivo (da 57.006 a 71.529 unità; nei primi sei mesi +21% a 401.689) e quelle di Ram sono salite del 2%, il miglior giugno dal 2007 (da 35.262 a 36.078 unità; in gennaio-giugno +8% a 230.946). In generale, le vendite di auto sono salite del 17% a 46.258 unità, mentre quelle di furgoni sono cresciute del 6% a 138.777.

Grande risultato per Fiat Chrysler Automobiles anche in Francia: dai dati diffusi dall’associazione di costruttori di auto francesi (Ccfa) si apprende che nell’ultimo mese le vendite di auto nuove sono cresciute Oltralpe del 15% a quota 225.645 unità. In questo contesto Fca ha fatto decisamente meglio del mercato e di tutti gli altri competitor, con un incremento delle immatricolazioni del 22,8%. A trascinare Fca è stata, in questo caso, soprattutto la buona performance del brand Fiat. Meglio del mercato ha fatto anche PSA Peugeot Citroën che ha registrato la seconda miglior crescita delle vendite: +16,4%. In progressione anche le immatricolazioni di Renault, che sono aumentate dell’8,5%.

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Categories: Finanza e Mercati