Lo sbarco in Borsa del 10% di Ferrari “è fattibile entro il terzo trimestre” di quest’anno. Lo ha detto ieri Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, a margine della terza edizione del Summit “Italy meets the United States of America” a New York, nella sede del gruppo media Bloomberg.
Quanto all’intero mercato automobilistico, “dopo sette anni di inferno per l’Europa siamo finalmente in Purgatorio”, ha aggiunto.
Questa mattina il titolo in Borsa di Fca viaggia in rialzo dello 0,41%, a 12,20 euro. Ieri le azioni hanno chiuso la seduta in rialzo del 3,4%, a 12,15 euro: +22% la performance da inizio gennaio. Dalle comunicazioni alla Sec americana emerge che Baillie Gifford, asset manager con sede a Edimburgo, ha incrementato la quota al 7,29% del capitale.
Mediobanca ha ribadito il giudizio Outperform con un target price di 13,20 euro. “Dopo la crescita in gennaio del 10,4% delle immatricolazioni in Italia, vediamo un forte rimbalzo delle vendite di auto in Europa”, scrivono gli analisti di Mediobanca che per il 2015 prevedono un rialzo delle vendite pari al 3,2%”.
Il gruppo ha annunciato la riduzione della cassa integrazione presso l’impianto di Pomigliano (scadenza prevista il 23 febbraio) per venire incontro alla domanda di Fiat Panda e ha previsto ore di straordinario per alcuni sabati del mese in modo da soddisfare le maggiori richieste.
Qualche rallentamento invece per la produzione di Maserati a Grugliasco per effetto della mancanza di un componente.