Piazza Affari comincia bene il mese di maggio, con un rialzo dello 0,6%, 20.733 punti, nonostante il tonfo di Fiat, che cede il 4,19% a causa del calo di vendite negli Usa nel mese di aprile (-7%). Positivi anche gli altri listini europei, con Atene in festa, + 2,82%, dopo l’accordo coi creditori su un pacchetto di riforme che sbloccherà l’esborso di una nuova tranche di aiuti nell’ambito dello schema di salvataggio internazionale. Guadagna un punto Madrid (+0,98%); in rialzo Londra +0,64%; Parigi +0,7%; Francoforte +0,56%.
Opening bell intonata anche a Wall Street, benché i listini procedano cauti in attesa della riunione della Federal Reserve che comincia oggi e si conclude domani e dei risultati di Apple, questa sera. La trimestrale del gigante di Cupertino, secondo il Wall Street Journal, mostrerà un raddoppio delle riserve in cassa in poco più di 4 anni e mezzo, toccando la cifra record di 250 miliardi di dollari.
Cambio euro dollaro stabile, attorno a 1,09. Stagnante il petrolio, -0,7%, 51,16 dollari al barile, in attesa della riunione del 25 maggio fra produttori Opec e non, nella prospettiva che i tagli alla produzione vengano estesi alla seconda parte dell’anno, limitando così il problema di un aumento da parte di Stati Uniti, Canada e Libia. Oro alla finestra, 1255,23 dollari l’oncia (-0,05%).
Il secondario italiano risulta in ribasso, in un contesto di scambi ancora modesti dopo la festività. Lo spread si porta a 197,20 punti (+2,02%), rendimento 2,3%. Tirano i titoli greci, in scia all’accordo: in seduta i rendimenti dei governativi toccano il minimo da fine 2014 con il tasso del decennale di riferimento che si ferma a 6,1%.
A livello europeo il calendario del primario parte domani con una riapertura da 3 miliardi di euro del Bund febbraio 2027 e prosegue giovedì con l’offerta di Oat francesi (tra 7 e 8 miliardi l’obiettivo di raccolta) e Bono spagnoli per massimi 5 miliardi.
Sul fronte macro le notizie sono buone. L’indice manifatturiero di aprile dell’Eurozona sale al massimo da sei anni, un’impennata che tocca anche l’Italia, mentre la disoccupazione scende a marzo ai minimi fa otto anni, ma in Italia sale leggermente, benché migliori il dato della disoccupazione giovanile.
A sostenere il Ftse Mib oggi ci sono titoli industriali come Stm +1,82%, che vanta anche il giudizio positivo degli analisti di Equita sim; Brembo +1,39%; Cnh +0,99%, Leonardo +0,97%. Bene Campari, +1,38% e Recordati +1,23%, Risultano ben comprate le utiliy, con A2a +1,68%, Enel +1,37%, Italgas +1,59%. Tendenzialmente positive le banche. Gli acquisti piovono su Ubi +2,02%, dopo il via libera di Bruxelles per le tre good bank, Nuova Banca delle Marche, Nuova Banca dell’Etruria e del Lazio e Nuova Cassa di Risparmio di Chieti. Seduta eccellente per Unicredit +1,27%. Velocità diverse per le firme: calano Ferragamo -0,54% e Luxottica -0,38%; sale Moncler +1,54%. In spolvero Telecom +1,78% e soprattutto Atlantia +2,15%, mentre la controllata Aeroporti di Roma, che gestisce gli scali di Fiumicino e Ciampino, mette a segno nel trimestre un incremento del traffico dell‘1,4%.
Titolo peggiore di giornata è Fiat, che apre la seduta debole, in linea con il comparto a livello europeo e poi accelera al ribasso, dopo l’apertura di Wall Street e la diffusione del dato sulle vendite Usa. A New York, in questo momento, il titolo cede il 4,78%, anche per prese di beneficio dopo il rally delle scorse sedute.
Fuori dal paniere principale domina la scena la Juventus +12,44%. Da segnalare infine Rcs +6,33%, un rally che continua da diversi mesi e che ha portato il titolo dell’editore del Corsera a incrementare il proprio valore di una percentuale superiore al 40%.