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Fca: il primo trimestre torna in utile

Il gruppo ha metto a segno profitti per 92 milioni di euro, contro la perdita di 173 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso – Confermati i target per il 2015 – Fra i marchi, la star è ancora Jeep.

Fca: il primo trimestre torna in utile

Fiat Chrysler Automobiles ha chiuso il primo trimestre 2015 con utile netto di 92 milioni di euro, in miglioramento di 265 milioni rispetto alla perdita di 173 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Lo ha comunicato oggi la società, al termine del consiglio d’amministrazione sui risultati dei primi tre mesi. I ricavi invece sono cresciuti del 19%, a quota 26,4 miliardi (+4% a parità di cambi di conversione).

L’adjusted Ebit è stato di 800 milioni, in crescita di 145 milioni (+22%) per effetto dell’aumento nell’area Nafta (Usa, Canada, Messico) e dei continui miglioramenti in Emea (Europa, Medio Oriente, Africa), che ha segnato un risultato positivo per il secondo trimestre consecutivo. 

Il risultato “riflette inoltre l’effetto positivo della variazione dei cambi di conversione derivante dall’apprezzamento del dollaro Usa, che è stato compensato dagli effetti negativi a livello di transazioni, principalmente l’impatto dell’apprezzamento del dollaro Usa su veicoli e componenti di Nafta venduti ad altre regioni nonché dell’indebolimento del dollaro canadese sui ricavi delle vendite in Canada”.

La liquidità disponibile, scrive ancora Fca, è pari a 25,2 miliardi, “in diminuzione di un miliardo rispetto al 31 dicembre 2014. Nel trimestre, l’assorbimento di cassa delle attività operative e quello derivante dal rimborso dei prestiti obbligazionari giunti a scadenza sono stati parzialmente compensati dal favorevole effetto cambi di conversione”.

L’indebitamento netto industriale al 31 marzo era di 8,6 miliardi, in crescita rispetto ai 7,7 miliardi del 31 dicembre 2014. L’aumento di 0,9 miliardi “riflette principalmente i 2,1 miliardi di investimenti, in aumento di 0,6 miliardi rispetto al primo trimestre 2014 – precisa l’azienda –, e l’incremento stagionale del capitale di funzionamento”.

Fca ha inoltre confermato i target per il 2015: utile netto tra 1 e 1,2 miliardi di euro, utile per azione (Eps) tra 0,64 e 0,77 euro, ricavi a quota 108 miliardi, ebit aggiustato tra 4,1 e 4,5 miliardi e indebitamento netto industriale tra 7,5 e 8 miliardi. I numeri elencati, precisa Fca, “non includono alcun impatto derivante dalle operazioni relative a Ferrari annunciate in precedenza”..

Sempre nel primo trimestre dell’anno, i veicoli consegnati da Fiat Chrysler nel mondo sono stati 1,1 milioni, in calo del 2% rispetto al periodo gennaio-marzo dell’anno scorso. 

La società fa sapere di aver registrato “una forte performance” nell’area Nafta (Usa, Canada, Messico) e “un mercato in calo” in America Latina. 

Continua invece il buon andamento del marchio Jeep, con le consegne a livello globale in aumento dell’11% e le vendite in crescita del 22%.

FERRARI

Ferrari (di cui è in corso la separazione da Fca) ha registrato Nel primo trimestre ricavi quasi stabili a 621 milioni di euro, dai 620 milioni un anno prima, e un Ebit in crescita a 96 milioni (da 80 milioni). L’Ebit adjusted è salito a 100 milioni, dagli 80 milioni del marzo 2014, grazie ai minori costi di ricerca e sviluppo e all’effetto cambio favorevole.

MASERATI

Nel primo trimestre Maserati (gruppo Fca) ha accusato un calo dei risultati. Le consegne della casa del Tridente sono diminuite di 735 unità, a 7.306. I ricavi sono scesi del 19%, a 523 milioni (-29% a parità di cambi a causa della debolezza della domanda in Cina) e l’Ebit adjusted di 23 milioni, a 36 milioni, “principalmente per effetto dei minori volumi e dello sfavorevole mix, in parte compensati dalle efficienze sui costi”. 

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