Chi sarà il manager di prima linea che prenderà il posto di Alfredo Altavilla in Fca, alla guida dell’area Europa? È scattata la “caccia” all’uomo che siederà su un’area di fondamentale importanza per il Lingotto: 4,75 milioni di auto vendute lo scorso anno con un utile quasi raddoppiato rispetto al 2016, che ha superato i 3,5 miliardi di euro. E comincia a circolare il nome di Pietro Gorlier, torinese, entrato in Fiat nel 1989, attuale presidente e Ceo di Mopar (ricambi e servizi clienti) , siede nel Group executive council – il comitato che raggruppa tutti i manager di prima linea di Fca e che si riunisce una volta al mese – ed è anche il capo di Magneti Marelli, la società di componenti al centro dei progetti e trattative di cessione e di cui è stato avviato lo scorporo prima della scomparsa di Sergio Marchionne. Gorlier attualmente vive a Detroit e la sua nomina bilancerebbe con un manager italiano l’attuale assetto al vertice del gruppo.
A riportare l’indiscrezione sul nome di Gorlier è il Corriere della Sera. In verità il nuovo Ceo di Fca Mike Manley potrebbe anche decidere, per ora, di non sostituire Altavilla (che comunque resta in carica fino al 31 agosto), mantenendo l’interim e prendendo tempo. La decisione, è chiaro, richiede accortezza e va maturata con cura. Il manager dimissionario infatti aveva la gestione di un’area-chiave per Fca, l’area Emea che comprende non solo l’Europa ma anche il Medio Oriente e l’Africa del Nord. Da qui arriva buona parte del fatturato Fca e il piano industriale presentato a Baolocco da Sergio Marchionne, poco prima della sua drammatica uscita di scena , continuava ad assegnare all’Emea – con i suoi marchi di grande prestigio come Maserati e Alfa Romeo e gli altri fortemente radicati in Italia come Fiat e Lancia – un ruolo di estrema rilevanza nelle strategie del gruppo.