Dopo mesi e mesi di trattative, Fiat Chrysler Automobiles e Cnh Industrial hanno firmato con Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic, Ugl e Associazione quadri e capi Fiat il rinnovo del contratto per gli 85mila dipendenti dei due gruppi italia, mandando definitivamente in soffitta il vecchio inquadramento risalente agli anni settanta. La Fiom è rimasta fuori.
Il nuovo contratto avrà una validità di quattro anni, dal 2015 e 2018, e prevede molte interessanti novità, tra le quali spicca “un innovativo sistema retributivo basato sul raggiungimento di obiettivi di efficienza e di redditivita”. In altre parole se i dipendenti raggiungeranno gli obiettivi preposti dall’azienda, riceveranno erogazioni comprese tra i 7.000 e i 10.700 euro nell’intero periodo di validità del contratto.
Altro cambiamento previsto dall’accordo raggiunto oggi riguarda la turnistica, che diventerà a ciclo continuo con 20 turni settimanali, sul modello già applicato nello stabilimento di Melfi. Per i nuovi assunti è poi previsto un inquadramento sperimentale da otto a tre livelli.
Parlando del delicato tema delle relazioni sindacali, il patto stabilisce la costituzione di un organo unitario dei rappresentati sindacali nelle singole unità produttive che costituirà l’unico interlocutore con l’azienda a livello di stabilimento e si esprimerà esclusivamente a maggioranza assoluta dei suoi membri.