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Fca: dopo l’extracedola Marelli, oggi i conti

Photo by Jace Grandinetti on Unsplash

Le Borse Usa chiudono in rosso per il secondo giorno di fila, ma gli umori del mercato restano positivi, per più ragioni. Primo, oggi pomeriggio potrebbe essere annunciato l’accordo quadro sui dazi con la Cina. Secondo, gli operatori pensano a raccogliere i frutti di una stagione positiva (+16% da inizio anno) prima di ripartire alla carica. Ma gli animal spirits del mercato sono più vivi che mai, come confermano le 16 Ipo (tra cui Uber) in lista d’attesa per le prossime settimane, che difficilmente batteranno il record stabilito ieri da Beyond Meal, un produttore di hamburger vegani che ha debuttato con uno stellare +163%.

OGGI IL MERCATO DEL LAVORO USA, ATTESA PER IL TLTRO

Assai più cauti i listini europei, un po’ per l’incertezza della situazione politica a venti giorni dal voto, un po’ perché le notizie in arrivo dall’economia, meno malvagie del temuto, potrebbero condizionare le decisioni della Bce sul Tltro, il dato chiave per il debito italiano: se i finanziamenti concessi alle banche saranno a tasso molto negativo, le banche saranno spinte a comprare Btp in ottica di carry trade, ovvero, faranno provvista di carta da consegnare alla Banca centrale, in cambio dei prestiti a tasso negativo. Sarà, probabilmente, l’ultimo “regalo” di Mario Draghi.

Continuano le feste in Giappone per l’inizio dell’era Renwei dopo l’ascesa al trono dell’imperatore Naruhito. Ponte lungo anche per i listini cinesi. Perde colpi il Kospi coreano (-0,3%), sale Sidney (+0,2%).

Le uniche novità riguardano la discesa del dollaro australiano sotto la barriera di 0,70 rispetto alla valuta Usa e la parallela discesa del kiwi dollar della Nuova Zelanda. Il mercato scommette sul taglio dei tassi delle due nazioni dell’emisfero australe.

TESLA, A SORPRESA, LANCIA AUMENTO DI CAPITALE

In rosso anche le Borse Usa, in attesa dei dati sul mercato del lavoro in uscita oggi: Dow Jones -0,46%, S&P 500 -0,21%, Nasdaq -0,16%.

Tra i titoli migliori Qualcomm (+0,9%) che intascherà 4,9 miliardi di Apple e che sembra ben posizionata per sfruttare il mercato del 5G. La maglia nera tocca al colosso chimico Dow (-6,1%).

Tesla ha rinunciato alla su dieta spartana”. Così, a modo suo, Elon Musk ha annunciato che la casa dell’auto elettrica (+5%) si accinge a chiedere 2,3 miliardi di dollari al mercato.

Il candidato di Donald Trump per la Fed, Steven Moore, ha deciso di rinunciare alla candidatura vista la pioggia di no dei repubblicani del Congresso: Moore, accusato di molestie sessuali, è l’autore del libro “Trumponomics, il segreto del successo”.

SALGONO LE SCORTE, TONFO DI SAIPEM

Il calo dei listini è da collegare alla brusca discesa dei prezzi del petrolio, trascinato all’ingiù dall’aumento delle scorte. Il Brent scende a 70,54 dollari al barile, dopo un tonfo del 3%.

In forte ribasso a Piazza Affari Saipem (-4,14%) e Tenaris (-2,87%).

MILANO IN ROSSO DOPO TRE SEDUTE AL RIALZO

I dati economici migliori del previsto non hanno sostenuto i listini del Vecchio Continente condizionati dai ribassi Usa.

Piazza Affari ha interrotto la striscia positiva di tre sedute: l’indice (-0,78%) chiude a 21.785 punti.

L’indice PMI sulle aspettative dei direttori degli acquisti delle aziende manifatturiere italiane in aprile è salito a 49,1 da 47,4 dopo tre mesi di calo. La Borsa peggiore è Madrid (-1,55%); perdite frazionali per Parigi (-0,85%).

LONDRA ALZA LE STIME DELLA CRESCITA

Londra -0,46%. La Bank of England ha rivisto al rialzo le stime di crescita a +1,5% da 1,2% ma ha avvertito che la Brexit continua a rendere fosche le prospettive della politica monetaria. I tassi di interesse per ora restano invariati a 0,75%.

VOLANO VOLKSWAGEN E BAYER

La piazza migliore è Francoforte, invariata, sorretta da Volkswagen (+3,81%), dopo la presentazione dei risultati del primo trimestre. Utile operativo pari a 3,9 miliardi di euro, in linea con le aspettative. Ricavi a 60 miliardi di euro, attesa 58,2 miliardi. La società ha confermato gli obiettivi al 2019. 

In evidenza anche Bayer (+4%). Le autorità sanitarie statunitensi hanno ribadito che il glyphosate non è cancerogeno, il pronunciamento arriva dopo due verdetti in California, dove si afferma l’opposto. 

LO SPREAD SFIORA QUOTA 250

Finale in ribasso per i titoli del debito. Il Btp, in ascesa in mattinata dopo i dati pmi, è tornato sui livelli di martedì su volumi sottili.

In chiusura il tasso del decennale si è attestato in area 2,55%, rispetto al 2,54% toccato dopo il Pmi e al 2,56% del finale di martedì.

Lo spread si è fermato a 253 punti base, dai 251 toccati dopo il Pmi e i 255 della chiusura di martedì. Siamo a circa 20 punti base in meno dei livelli di due settimane fa.

FCA AUTORIZZA L’EXTRA DIVIDEND MARELLI

In attesa dei risultati in uscita oggi, Fiat Chrysler ha ceduto l’1,34%. La società ha confermato la vendita di Magneti Marelli per 5,8 miliardi di euro autorizzando l’extra dividendo di 1,30 euro per azione. Negli Stati Uniti, i suoi marchi hanno registrato un calo del 6% anno su anno in aprile, a 173.000 unità. Male Jeep (-8%). Bene Ram (+25%). Fiat Chrysler perde l’1,8%. La società ha confermato la vendita di Magneti Marelli per 5,8 miliardi di euro autorizzando l’extra dividendo di 1,30 euro per azione. Rallentano le vendite al dettaglio a -12%, salgono quelle alle flotte aziendali a +15%.

LA FDA MANDA IN ORBITA IMA E GIMA

Giornata di gloria per Ima (+5%) e Gima (+29%). La Food and Drug Administration (Fda), l’ente federale americano che sovrintende il mercato di prodotti alimentari, alcolici e tabacchi, ha dato la prima autorizzazione alla vendita delle Iqos negli Stati Uniti. Si tratta delle nuove “sigarette” che scaldano il tabacco anziché bruciarlo, prodotte dalla Philip Morris. Gima è uno dei fornitori di Philip Morris.

GUIZZO DI SAFILO, DEBOLE CUCINELLI

Vola anche Safilo (+17,8%) dopo le dichiarazioni dell’ad nell’assemblea degli azionisti della scorsa settimana, secondo cui la società è sulla strada giusta per il rilancio.

Tra le banche, Intesa (-0,43%) ha assorbito il “sell” di Berenberg. Correggono FinecoBank e Bper Banca, rispettivamente del 2,64% e dell’1,61%.

Debole il lusso. Brunello Cucinelli -3%. Jeffreries taglia la raccomandazione a Hold. Lo stesso broker alza il target price di Moncler -1%) e taglia il giudizio su Ferragamo a Underperform (-3%), vanificando i guadagni seguiti alla promozione di Main First.

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