La divisione francese dei Fiat Chrysler Automobiles risponde alle indiscrezioni pubblicate questa mattina dal quotidiano Le Monde riguardante il presunto tentativo di ostacolare le indagini sul Dieselgate in Francia, lo scandalo scoppiato nel 2015 che coinvolse il gruppo Volkswagen per la manomissione dei test sulle emissioni.
Fca Francia afferma di “aver collaborato alle indagini delle autorità della Francia sul caso Dieselgate, aggiungendo che “continuerà a farlo in futuro”. Questo, “in risposta a taluni resoconti della stampa francese secondo i quali Fca non avrebbe prestato collaborazione all’autorità amministrativa francese nell’esame di alcuni dei suoi veicoli diesel” su cui la divisione transalpina si dice fiduciosa che verranno chiariti “a tempo debito”. Nel dettaglio, “Fca sta attualmente collaborando con l’Autorità giurisdizionale in merito a questa specifica indagine”.
La controllata francese, attraverso una nota, fa sapere che “non è in grado di commentare ulteriormente poiché non ha ancora avuto accesso al fascicolo ed ai fatti dell’inchiesta e attende di avere l’opportunità di rispondere a tali contestazioni, ove vengano sollevate, ed ha fiducia – conclude Fca Francia – che la questione sarà chiarita a tempo debito”.
Il chiarimento, come detto in precedenza, arriva in seguito ad un articolo pubblicato dal giornale francese in cui si riferisce che, oltre ad essere indagata per aver ingannato gli acquirenti di veicoli marca Fiat, Alfa Romeo, Jeep e Lancia per aver manipolato le emissioni, la casa di Detroit sarebbe nel mirino delle autorità francesi anche per aver ostacolato l’inchiesta.
A Piazza Affari, il titolo Fca cede attualmente lo 0,56% a 14,15 euro.