Dopo quello plebiscitario di Psa, arriva anche il via libera dall’assemblea di Fca, per portare avanti la fusione tra i due gruppi automobilistici entro il primo trimestre 2021, nonostante il nodo dell’indagine aperta dall’Antitrust europeo. L’operazione darà vita al quarto produttore globale per volume di automobili e sarà in grado di generare sinergie di costo annuale per 3,7 miliardi. Gli azionisti, convocati in assemblea ad Amsterdam, hanno votato a favore, come era ampiamente nelle previsioni.
“Nonostante le enormi sfide che sono emerse a causa dell’emergenza Covid-2019 – ha detto il presidente di Fca John Elkann durante il suo intervento -, posso confermare che il lavoro svolto dai nostri team per portare a termine la fusione è proseguito a ritmo sostenuto e prevediamo di raggiungere l’obiettivo di diventare un’unica società entro il primo trimestre del prossimo anno. Eravamo pronti a gestire decisioni e iniziative con audacia e creatività per costruire un futuro solido e promettente. L’accordo con Psa è stato il culmine di un anno di attività intense, mirate a trasformare le parole in fatti. Sono anche particolarmente felice che questa fusione segni l’unione con Peugeot, anch’essa una famiglia che vanta più di un secolo di impegno e successi straordinari in questo settore”, ha aggiunto Elkann.
“La prima metà del 2020 ci ha ricordato – ha aggiunto il manager di casa Agnelli -, anche se Fca è probabilmente l’ultima azienda ad aver bisogno di un simile promemoria, che non sappiamo mai cosa ci riserva il futuro. Ma quello che possiamo fare è assicurarci di essere quanto più forti possibile in ogni area di attività, in modo da essere pronti in qualsiasi momento ad affrontare le sfide che ci attendono”.
Il progetto di fusione con Psa è stato affrontato anche dall’amministratore delegato del gruppo, Mike Manley, che ha sottolienato come le sinergie deriveranno “principalmente dalla condivisione delle piattaforme dei veicoli, dei propulsori, delle tecnologie e dal maggior poter d’acquisto” che le due aziende potranno esercitare insieme. Manley ha anche affrontato la questione dell’indagine Antitrust aperta nei giorni scorsi dalla Commissione Ue, che ha dichiarato di temere un’eccessiva concentrazione nei veicoli commerciali leggeri, come i furgoni e i van: “Questa revisione non dovrebbe ritardare il completamento del nostro calendario e entrambe le società continueranno a impegnarsi con la Commissione europea con lo stesso spirito costruttivo che ha definito la nostra proposta fin dall’inizio. I preparativi per la fusione stanno procedendo bene e nei tempi previsti”.