“Per Fca è meglio un’alleanza con Renault che con PSA”. A pensarlo è Marco Bentivogli, segretario generale del sindacato dei metalmeccanici Fim Cisl: “L’intesa era pronta ma il governo Macron ha fatto un disastro”. Il sindacalista, nel corso di un’intervista rilasciata a Il Giornale, ha anche spiegato perché dal punto di vista industriale e occupazionale, sarebbe preferibile portare a casa l’attuale tavolo con Renault-Nissan piuttosto che con Peugeot: “Con Renault possono esserci sovrapposizioni nelle vetture compatte, ma Fca – che stamattina sta animando la Borsa con un vistoso rialzo – offre ai francesi il valore aggiunto del premium, con Alfa Romeo, e del lusso, grazie a Maserati. Renault, in proposito, è carente. Le alleate Nissan e Mitsubishi, poi, garantirebbero le competenze in tema di elettrificazione e guida autonoma”.
Mentre Peugeot, sempre secondo Bentivogli, “è complementare con Fca, ma in questo caso i francesi sarebbero avvantaggiati sul fronte americano, visto che il Lingotto ne favorirebbe l’accesso. Bisogna, invece, iniziare a entrare con più forza in Asia. Quindi, sarebbe un accordo sbilanciato in favore di Psa”. Il leader di Fim Cisl, che dopo l’iniziale fallimento dell’operazione Fca-Renault aveva anche duramente criticato l’esecutivo uscente, ha stavolta indicato come responsabili principali i governanti transalpini: “Sia il presidente Emmanuel Macron sia il ministro dell’Economia, Bruno Le Maire, hanno fatto una figuraccia. Si è assistito a un anti storico nazionalismo industriale. I due partner erano d’accordo su tutto: la completa assenza del governo italiano e la tracotanza di Parigi hanno fatto il resto”.
Bentivogli è anche intervenuto sugli investimenti, chiedendo un’accelerazione di quelli annunciati a novembre, pari a 5 miliardi: “Le fabbriche Fca italiane sono all’avanguardia per tecnologia e organizzazione del lavoro, ma bisogna accelerare sugli investimenti. Un toccasana saranno le Jeep Renegade e Compass ibride plug-in di Melfi. Ma occorre spingere”.