La Borsa di Milano è in rialzo: a metà giornata l’indice FtseMib guadagna lo 0,3%, a quota 22.365 punti, grazie alla spinta di alcune società dell’industria.
I listini del Vecchio Continente si muovono sui massimi dopo dati sulle vendite al dettaglio tedesche migliori delle attese e sostenuti da speculazioni su possibili merger nel settore bancario portoghese. Francoforte segna +0,31%, Parigi +0,26%, Londra +0,21%. Quasi invariata Madrid +0,01%.
L’indice FTSEurofirst 300 è in rialzo dello 0,25%, appena sotto il massimo degli ultimi sette anni toccato ieri. Il paniere azionario paneuropeo ha guadagnato il 18% dall’inizio di gennaio, anticipando il programma di acquisto di bond annunciato dalla Bce.
Perde colpi Barclays (-2%) dopo aver contabilizzato accantonamenti per 750 milioni di sterline in vista delle multe inflitte dalle autorità di controllo.
L’euro è poco mosso a 1,118 sul dollaro. Sale il petrolio Brent, ieri in forte ribasso: il future del greggio del Mare del Nord guadagna l’1,5% a 60,4 dollari.
Brilla sul listino GTech, la migliore blue chip con un rialzo del 5%. In tre sedute la multinazionale del gaming, dopo il via libera alla fusione con l’americana Igt, ha accumulato un guadagno del 12%.
Riflettori puntati su Telecom Italia (+1,3%) in attesa dell’esito del Consiglio dei ministri dedicato al piano Banda Larga. Il sottosegretario Alberto Giacomelli ha detto che non ci saranno “sorprese” né “arbitrari” spegnimenti della rete in rame.
Enel +0,4%: Citigroup, prevedendo una crescita del dividendo, ha alzato il target a 4,30 euro.
In ribasso invece Luxottica (-1,8%): gli operatori si aspettavano una cedola straordinaria più alta, anche se il Cda ha proceduto alla distribuzione del 100% dell’utile aduste. Il dividend yield, a questi prezzi, risulta però inferiore al 3%.
Poco mossi i petroliferi: Eni +0,1%, Saipem +0,5%.
Tra gli industriali spicca ancora una volta il rialzo di Fiat Chrysler (+1,2%): il gruppo ha riportato a febbraio una crescita delle vendite in Italia del 13,5%, leggermente superiore all’andamento dell’intero mercato (+13,2%). Al salone di Ginevra Sergio Marchionne ha avanzato la possibilità, in vista della quotazione di Ferrari, che sia creata una holding sopra il Cavallino Rampante. Il ceo ha anche annunciato che a Melfi “andremo oltre le mille assunzioni” aggiungendo che “c’è la grandissima partita che ci stiamo giocando sull’Alfa Romeo. Mancano quattro mesi al lancio, l’impegno c’è: si dovrebbe andare in produzione entro la fine dell’anno o poco dopo”.
StMicroelectronics sale del 2%: oggi il management incontra analisti e investitori per l’Investor Day. La società ha annunciato di aver fornito micro-specchi e dispositivi di controllo per le iniziative di Perceptual computing.
Fra le banche, Unicredit sale dell’1%, Intesa +0,5%. MontePaschi -1,3%. Bpm + 0,7%: per Hsbc non è più da vendere.
Avanza anche Saras (+1,2%), dopo che Ubs, giudizio neutral, ha alzato il target price a 1,25 euro. In crescita, prima dei risultati 2014, anche Campari (+1,5%): Natixis ha alzato il target.