“Per il 2018 l’utilizzo della capacità produttiva degli stabilimenti italiani tornerà al 100%, già oggi siamo all’80%”. A parlare è Alfredo Altavilla, responsabile Emea (Europe, Middle East, Africa) di Fiat Chrysler, che all’assemblea dell’Unione Industriale di Torino ha dedicato il suo intervento al tema del reshoring, ovvero del ritorno della produzione in Italia.
“Abbiamo recuperato il gap che avevamo nel momento più brutto della crisi e il nostro piano investimenti procede come da programmi. Quando si vuole – ha aggiunto Altavilla – si riesce a fare sistema in questo paese. La nostra decisione di riportare la produzione della Panda dalla Polonia in Italia non è stata pienamente capita allora ma ora si sta rivelando per quello che è, un successo per il riposizionamento del gruppo”.
Nelle politiche di insediamento in Italia di Fca secondo Altavilla “abbiamo trovato gusto a farci del male da soli, e abbiamo pagato un prezzo molto alto per una polemica ingiustamente personalizzata a causa della nostra volontà di riscrivere le regole del gioco, anche con i sindacati. Grazie al lavoro fatto insieme a loro, ad alcuni di loro, il rilancio degli stabilimenti in Italia sta diventando realtà”. Infine il top manager di Fca ha anche confermato che il rilancio di Alfa Romeo sarà tutto made in Italy: «Non uscirà mai un’Alfa Romeo da una fabbrica non italiana. E questo vale anche per i motori perché la produzione motoristica italiana non è seconda a nessuno».