Un nuovo servizio di trasporto urbano ma su due ruote sta per debuttare in Italia. Si chiama Fasto, un’applicazione innovativa che consente di prenotare un passaggio su moto o scooter, rendendo il trasporto più veloce e accessibile in città trafficate come Napoli, Milano e Firenze. Il servizio, paragonato a una sorta di “Uber delle due ruote”, promette di rivoluzionare il modo di spostarsi nelle metropoli italiane, ma non senza sollevare polemiche tra i tassisti tradizionali.
L’app è stata fondata a Londra grazie al crowdfunding sulla piattaforma Go da due indiani, Manasjvoti Bhuyan e Swagata Bardoloi, che sono pendolari tra l’Italia e l’Inghilterra. Già presente in Inghilterra e Francia, i due hanno deciso di portare anche in Italia il servizio di taxi su due ruote, popolare da tempo in India, per rendere i trasferimenti in città più facili, veloci e convenienti.
Fasto: come funziona
Fasto è un’applicazione disponibile per dispositivi Android e iOS, progettata per connettere passeggeri e driver di moto e scooter. L’app per prenotare le corse si chiama Fasto – Book Two-Wheeler Taxi, qui i clienti possono richiedere un passaggio, che individua il veicolo più vicino disponibile per la corsa. Una volta accettata la richiesta, il driver raggiunge il cliente fornendo un casco e un sottocasco usa e getta per garantire la sicurezza e l’igiene. Come accade con Uber, il cliente può visualizzare il rating del driver e pagare la corsa in anticipo, con la tariffa chiaramente indicata prima della prenotazione.
L’app permette di prenotare corse fino a 30 giorni in anticipo, con la possibilità di pagare tramite contanti, carte di credito, debito o denaro Fasto. La sicurezza è un aspetto cruciale del servizio: tutte le corse sono monitorate tramite GPS e sia i driver che i passeggeri possono valutarsi reciprocamente dopo ogni viaggio. Un servizio clienti attivo fornisce supporto costante agli utenti.
Gli utenti possono prenotare uno scooter con conducente anche dall’estero, facilitando gli spostamenti urbani per i turisti stranieri.
Fasto: come diventare driver
Fasto non è ancora operativo, ma l’azienda sta già reclutando driver tramite la sua app. Per diventare driver di Taxi su due ruote, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali. Oltre alla maggiore età e al possesso della patente A, è obbligatorio avere il certificato KA, un’abilitazione professionale per la guida di motoveicoli. Questo certificato, che costa circa 250 euro, è ottenibile tramite un esame scritto simile a quello per la patente A. Il driver deve inoltre possedere un veicolo a due ruote assicurato. Gli interessati possono iscriversi tramite l’apposita applicazione Fasto – Partner: Drive & Earn, disponibile su Google Play Store.
Dove debutterà il nuovo servizio
Dopo aver già operato in Inghilterra e Francia, Fasto ha quindi deciso di arrivare in Italia, proprio in un momento in cui c’è un’urgente necessità di servizi taxi. Basti pensare che a Milano ci sono 4.855 Taxi per 1,4 milioni di abitanti (uno ogni 290) oppure Roma con 7.627 taxi per 2,9 milioni di abitanti (uno ogni 380 residenti). E il divario aumenta con la presenza di turisti e eventi che aumentano la richiesta di taxi nelle grandi città, a scapito di chi vi risiede e lavora.
Il servizio Fasto debutterà inizialmente a Napoli, Milano e Firenze, città scelte per la loro densa rete di traffico, dove uno scooter può essere molto più rapido e maneggevole di un’auto. In queste città, un servizio di taxi su due ruote potrebbe non solo ridurre i tempi di percorrenza ma anche i costi per i passeggeri. La scelta delle prime città non è casuale, ma mirata a dimostrare l’efficacia del servizio in contesti urbani particolarmente congestionati. Per le prossime città dipenderà dall’accoglienza che il servizio avrà.
Non mancano già le polemiche, tassisti contrari
Non sorprende però che l’arrivo di Fasto abbia suscitato reazioni forti, soprattutto tra i tassisti. Milko Signorini, presidente della Socota (Società Coop Tassisti Firenze), ha espresso il suo disappunto definendo la situazione come un “sbandamento”, temendo che il nuovo servizio possa danneggiare ulteriormente un settore già in difficoltà. “Siamo allo sbando. La prossima tappa è Santo Domingo, dove alzi la mano in strada e pagando puoi chiedere un passaggio a chiunque” ha chiosato Signorini. La preoccupazione principale dei tassisti riguarda la possibile perdita di clienti a favore di un servizio presumibilmente meno costoso.
Fasto potrebbe rivoluzionare il trasporto urbano su due ruote in Italia, introducendo novità e praticità nelle città. Sarà interessante vedere come il mercato italiano accoglierà questa nuova piattaforma e se riuscirà a superare l’antagonismo dei tassisti.