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Fashion 2025 e l’ascesa della “Silver Generation”: sarà il settore del non-lusso a guidare il nuovo mercato della moda

Pixabay

I consumatori, colpiti dall’elevata inflazione degli ultimi tempi, stanno diventando sempre più sensibili ai prezzi. Ciò vale anche per il settore del lusso, che per la prima volta dopo molto tempo registra perdite e una previsione 2025 con tendenze verso il tempo libero e abbigliamento più etico.

Secondo un rapporto pubblicato da McKinsey, l’anno prossimo l’industria della moda vedrà una crescita dei ricavi lenta ma stabile, bassa e ad una cifra. Il rapporto, intitolato “The State of Fashion 2025: Challenges at Every Turn”, afferma che il settore non-lusso guiderà l’intero aumento dei profitti economici. Sarà l’e-commerce a colpire il lusso estendendosi alle piattaforme digitali non di lusso – afferma il rapporto – sottolineando che l’e-commerce non di lusso ha sofferto “a causa delle sfide e delle interruzioni del modello di business esistenziale” e per questo troverà spazi nuovi di crescita, ecco perchè queste piattaforme dovranno ritagliarsi un ruolo chiaro nell’ecosistema della moda. Dovranno fungere da hub capaci di attirare milioni di potenziali clienti: una risorsa che i rivenditori di moda potrebbero sfruttare per aumentare le vendite e l’esposizione del marchio.

Un anno di cambiamenti radicali

Ma nel 2025 ci saranno anche altri cambiamenti sociali ed economici che porteranno l’industria a dover trovarsi ad affrontare un anno particolarmente tumultuoso e incerto. Nel 2025, i marchi si troveranno a coinvolgere a quella che viene chiamata “Silver Generation” dei consumatori, ovvero le persone di età superiore ai 50 anni. McKinsey ha osservato che il 72% della ricchezza totale della popolazione statunitense è rappresentata da persone di età superiore ai 55 anni, non ancora considerati dai marchi ma secondo la tendenza potrebbero avere un ruolo principale sul mercato del lusso. Mentre in termini di sostenibilità nel settore della moda, secondo il rapporto, il 63% dei marchi è in ritardo rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione per il 2030. Probabilmente la mancanza di applicazione questa potrebbe influenzare la crescita nonostante una maggiore riforma normativa. La sostenibilità comunque continuerà ad essere una tendenza chiave per i marchi di moda, con un focus sul numero crescente di consumatori più giovani alla ricerca di prodotti rispettosi dell’ambiente.

Sempre più moda “tempo libero” a sostenere la crescita del mercato dell’abbigliamento sportivo

A differenza del settore della moda lusso, il 90% delle aziende di abbigliamento sportivo prevede per il prossimo anno un fatturato stabile o in aumento. E a preferire questo modo di vestire non è solo la GeN Z (come abbiamo recentemente scritto), ma coinvolgerà un po’ tutti, e tornando all’indagine McKinsey l’industria sportiva nel 2025 bisognerà investire in innovazioni di prodotto in tutte le categorie. Perciò per le aziende sarà sempre più importante comunicare nel modo più reale i vantaggi dell’innovazione ai consumatori.

In tutto questo sorprende il successo del Vintage

Come abbiamo scritto in un’altro articolo il mercato globale dell’abbigliamento del Vintage o Seconda Mano continua a crescere verso un ecosistema della moda più circolare. IL Resale Report mostra alcuni dei segnali di come si sta comportando il mercato del mercato globale “secondhand”.

Fonte immagine: thredup

Ora ci aspettiamo un nuovo anno dove ci saranno nuove battaglie nel fast fashion, ulteriori fusioni e acquisizioni, un’evoluzione del lusso e, questo è solo l’inizio di un cambiamento che fa rotta verso la sostenibilità e nuovi modelli sociali che porteranno le persone a nuove scelte per una vita meno etichettata e libera dalle convenzioni standarizzate.

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Categories: Economia e Imprese