Un altro passo verso il ritorno alla normalità. Dai cinema ai centri estivi, dalle discoteche agli aeroporti, il 15 giugno può essere considerata un’altra data chiave nella lotta che il Paese sta affrontando contro la pandemia di coronavirus. Molte attività infatti hanno già riaperto i battenti tra metà maggio e inizio giugno. Altre ancora però sono rimaste bloccate, ferme da due mesi perché considerate “ad alto rischio”. La costante diminuzione dei contagi consente di ripartire, anche se occorre rispettare rigide regole.
Ecco cosa si potrà fare dal 15 giugno.
CINEMA E TEATRI E CONCERTI: RIPARTE LA CULTURA
Possiamo tornare a guardare un film al cinema, a goderci uno spettacolo teatrale o un concerto. Dal 15 giugno via libera agli spettacoli aperti al pubblico svolti in spazi chiusi o in spazi agli aperti a condizione che i posti a sedere siano distanziati e preassegnati a tutti gli spettatori. Fissati anche limiti numerici: 200 spettatori alla volta negli spazi chiusi, al massimo 1.000 in quelli aperti.
Per quanto riguarda i concerti, previste delle regole specifiche per le orchestre. “I professori d’orchestra dovranno mantenere la distanza interpersonale di almeno 1 metro; per gli strumenti a fiato, la distanza interpersonale minima sarà di 1,5 metri; per il direttore d’orchestra, la distanza minima con la prima fila dell’orchestra dovrà essere di 2 metri. Tali distanze possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet”. E ancora: per gli ottoni ci dovrà essere una “una vaschetta per la raccolta della condensa”, i componenti del coro dovranno mantenere la distanza (1 metro lateralmente e 2 metri per le eventuali file).
DISCOTECHE SI O NO?
“Restano sospesi gli eventi che implichino assembramenti in spazi chiusi o all’aperto”. Non solo, fino al 14 giugno rimangono ferme anche “le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, le fiere e i congressi”. Questa la regola generale, anche se alcune Regioni (Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Toscana e Puglia e via dicendo) hanno deciso di fare un ulteriore passo avanti, dando il via libera anche alle discoteche, ognuno con le proprie regole.
AREE GIOCO E CENTRI ESTIVI
Previste regole ferree per aree gioco e centri estivi. Nelle prime:
l’accesso agli spazi deve realizzarsi alle seguenti condizioni: da parte dei bambini e degli adolescenti di età da 0 a 17 anni, con l’obbligo di accompagnamento da parte di un genitore o di un altro adulto responsabile, ove necessario”.
Parlando invece dei centri estivi, il rapporto tra numero di operatori presenti e bambini cambia in base all’età del minore. Da 0 a 5 anni un operatore ogni 5 bambini, da 6 a 11 uno ogni 7, da 12 a 17 uno ogni 10.
SAGRE E FIERE
Via libera anche a sagre e fiere. Occorrerà però evitare assembramenti e rispettare la distanzia di sicurezza.
SALE SCOMMESSE
Il 15 giugno riaprono infine sale scommesse, sale giochi e sale bingo.
AEROPORTI
Firmata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli, l’ordinanza che riapre 25 aeroporti. Nella nota del ministero si legge che:
“In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo – Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze – Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca. Negli aeroporti commerciali non inclusi nell’elenco sono consentite le attività di aviazione generale”.
Rimane invece chiuso l’aeroporto di Linate a Milano. Le disposizioni del decreto sono in vigore fino al 14 luglio 2020.
UNIONE EUROPEA: RIAPRONO LE FRONTIERE
Il 15 è infine il giorno della riapertura delle frontiere europee, anche se per tornare a muoverci come prima occorrerà attendere ancora qualche settmana. Nel frattempo cadono le limitazioni per andare in Germania, Francia, Belgio e Olanda, Repubblica Ceca e Grecia. Martedì l’Austria riaprire le frontiere dall’Italia, mentre chi vuole andare in Spagna dovrà attendere il 21 giugno.