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Fascicolo sanitario elettronico: ecco come funziona e cosa cambia dal primo luglio

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Il Fascicolo sanitario elettronico sta cambiando il modo in cui gestiamo le nostre informazioni sanitarie in Italia. Questo strumento digitale, introdotto nel 2012 e attualmente in fase di evoluzione verso una versione più avanzata denominata “2.0” finanziata anche dal Pnrr, raccoglie e organizza la storia clinica e sanitaria di ogni cittadino. È progettato per essere accessibile agli operatori del settore sanitario al fine di migliorare l’assistenza medica fornita.

Ma perché se ne parla? Recentemente, alcuni utenti dell’app Io hanno ricevuto notifiche riguardanti il diritto di opposizione all’utilizzo dei dati sanitari nel Fascicolo sanitario elettronico. Entro il 30 giugno 2024, ogni cittadino ha il potere di decidere: opporsi al caricamento nel Fse dei propri dati e documenti sanitari antecedenti al 19 maggio 2020, o consentirne l’inclusione automatica. Questa scelta è fondamentale perché i dati pregressi potrebbero essere utilizzati anche per scopi non strettamente sanitari, mentre i dati successivi verranno integrati automaticamente nel Fascicolo. Ma cos’è esattamente il Fse? E quali vantaggi e rischi comporta?

Cosa contiene il Fascicolo sanitario elettronico?

Il Fse contiene una vasta gamma di informazioni, tra cui:

  • Referti medici: Risultati di esami diagnostici e test clinici.
  • Prescrizioni: Indicazioni sui farmaci prescritti.
  • Storia clinica: Informazioni sui ricoveri ospedalieri e interventi chirurgici.
  • Profilo sanitario sintetico: Riepilogo delle condizioni di salute rilevanti.
  • Vaccinazioni: Registro delle vaccinazioni ricevute.
  • Lettere di dimissione: Documenti rilasciati al termine di un ricovero ospedaliero.
  • Dati socio-sanitari: Informazioni utili per la gestione delle esenzioni sanitarie.

Implementazione e scadenze del Fse

Attualmente, il processo di implementazione del Fse varia tra le diverse regioni italiane. Entro dicembre 2024, tutte le strutture sanitarie sono tenute a produrre documenti digitali nativi, cioè dati che possono essere automaticamente inseriti nel Fse. Mentre entro il 2026 il sistema sarà pienamente operativo in tutte le regioni italiane. Questo passo è fondamentale per garantire l’integrazione completa del sistema a livello nazionale, facilitando la consultazione delle informazioni sanitarie anche quando ci si sposta tra regioni diverse.

Entro il 30 giugno 2024, i cittadini hanno la possibilità di opporsi all’inclusione dei loro dati sanitari pregressi nel Fascicolo sanitario elettronico, ossia quelli antecedenti il 19 maggio 2020. Prima di questa data era necessario il consenso esplicito del cittadino per l’inclusione dei suoi dati nel Fse. Con l’entrata in vigore dell’articolo 11 del decreto legge n.34/2020, questo consenso è stato eliminato, rendendo automatico il caricamento dei dati sanitari successivi al 19 maggio 2020 nel Fascicolo.

Come si può manifestare l’opposizione?

Tutti i cittadini italiani e stranieri possono opporsi, e questa scelta può essere modificata nel Sistema Tessera Sanitaria fino al 30 giugno 2024. Per esprimere opposizione, è sufficiente accedere al servizio “Fse-Opposizione al pregresso” utilizzando Spid, Cie o Cns. È necessario selezionare l’opzione “opposizione” e cliccare sul pulsante “mi oppongo”. La procedura è accessibile anche per chi non dispone di strumenti di identità digitale.

Chi non esprime opposizione vedrà automaticamente inclusi nel Fascicolo sanitario elettronico i dati e documenti relativi alla propria storia clinica antecedente al 19 maggio 2020.

I vantaggi

Il Fascicolo sanitario elettronico nazionale offre numerosi vantaggi: consente un facile accesso e controllo sulla storia sanitaria da qualsiasi dispositivo. Anche chi non ha accesso a tecnologie avanzate può stare tranquillo, perché il medico potrà recuperare rapidamente i dati durante la visita. Questo è particolarmente utile nelle emergenze, aiutando i medici del pronto soccorso a intervenire tempestivamente e evitando duplicazioni di analisi e trattamenti già effettuati.

Problemi e rischi

Nonostante i vantaggi evidenti, l’implementazione del Fse non è priva di sfide e rischi:

  • Privacy e sicurezza: concentrare così tante informazioni sensibili in un’unica piattaforma digitale espone i dati a potenziali rischi di hacking, violazioni della privacy e abusi informatici. È fondamentale adottare misure rigorose per proteggere queste informazioni.
  • Complessità tecnica: il processo di integrazione e gestione dei dati tra le varie strutture sanitarie può risultare complesso, specialmente in regioni con livelli diversi di sviluppo tecnologico e integrazione dei sistemi.
  • Accessibilità e formazione: è essenziale garantire che tutti i cittadini, comprese le persone anziane e quelle con poca familiarità con la tecnologia, possano accedere e comprendere il funzionamento del Fse senza difficoltà.
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