Nibali come la Juve. Comincia il Giro malissimo, rischia addirittura il ritiro e poi lo vince alla grande sulle Alpi strappando la maglia rosa dalle spalle del simpatico colombiano Esteban Chaves e vincendo il suo secondo Giro d’Italia che si concluderà domani con la passerella da Sant’Anna di Vinadio a Torino.
Nibali ha riacciuffato la vittoria sulle Alpi: ieri ha vinto la tappa e oggi ha sferrato l’attacco a Chaves nel momento cruciale (sul terzo colle), recuperando il distacco di 44″ che accusava nei confronti di Chaves e poi staccandolo in classifica di 52″ e aggiudicandosi il giro. La vittoria di tappa a Sant’Anna di Vinadio è andata invece all’estone Taraamae.
“Tutto merito della squadra” ha detto Nibali ma lui ci ha messo del suo. Se Nibali è il grande vincitore del Giro, Chaves, che si attesta al secondo posto davanti allo spagnolo Valverde, ne è in qualche modo il vincitore morale. Nove medici avevano sostenuto tre anni fa che Chaves non avrebbe mai più potuto correre e invece lui li ha smentiti con l’orgoglio e con il sorriso. “Nibali è stato più forte ma la vita è più importante del Giro e io sono contento di quello che ho fatto” ha commentato Chaves.
Commoventi i complimenti e gli abbracci tra Nibali e la famiglia di Chaves, che è stata la prima, con le lacrime agli occhi, a complimentarsi con il campione italiano. Questa sì che è una grande lezione di sport.
