E’ ufficiale, Facebook vuole fare scintille a Wall Street. Il social network che conta quasi 1 miliardo di utenti ha presentato i documenti necessari per procedere con un’offerta pubblica iniziale (ipo) alla Sec, la Consob americana. Il vero e proprio lancio è atteso nel secondo trimestre e gli analisti hanno stimato un valore complessivo dell’azienda tra gli 85 e i 100 miliardi di dolllari. Facebook ha fissato il rendimento dell’offerta alla cifra indicativa di 5 miliardi di dollari, che potrà aumentare fino a 10 miliardi. Questa cifra la renderebbe una delle ipo più gustose della storia di Wall Street.
Sarà Morgan Stanley il principale sottoscrittore dell’Ipo del colosso di Palo Alto, insieme a JP Morgan, Goldman Sachs, Bank of America, Barclays e Allen & Co. E’ probabile che la quotizione avverrà sia sul Nasdaq sia sul New York Stock Exchange (Nyse).
Nel 2011 il social di Mark Zuckerberg ha registrato un fatturato di 3,72 miliardi di dollari e un utile di un miliardo. Il numero uno di Facebook ha promesso che dal 1° gennaio 2013 abbasserà il suo stipendio base dai 500 mila dollari di oggi alla cifra simbolica di un dollaro – seguendo l’esempio del fondatore della Apple Steve Jobs. Poco male se si pensa che quest’anno Zuckerberg ha ricevuto una somma quasi doppia – 1,49 milioni di dollari – come compenso complessivo, tra bonus e stock options.
Ma l’obiettivo della quotazione, ha spiegato Zuckerberg in quanto amministratore delegato di Facebook, è lo sviluppo e non il ricavato. “Non facciamo servizi soltanto per guadagnare”, ha detto, “sempre più clienti vogliono usare servizi da aziende che credono in qualcosa al di là del profitto”.