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Facebook e Instagram creano dipendenza nei bambini? L’Ue apre indagine su Meta

Dipendenza social nei bambini: la Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro Facebook e Instagram per valutare se Meta possa aver violato le norme del Digital services act sulle tutela dei minori. Quali sono i timori di Bruxelles e il precedente della città di New York

Facebook e Instagram creano dipendenza nei bambini? L’Ue apre indagine su Meta

Facebook e Instagram creano dipendenza nei bambini? L’Europa vuol vederci chiaro e apre un’indagine su Meta. La Commissione Ue, infatti, ha avviato un procedimento formale per valutare se Meta, l’azienda proprietaria di Facebook e Instagram, possa aver violato le norme del Digital services act (abbreviato in Dsa) sulla tutela dei minori. Appena tre mesi fa – fuori dall’ambito europeo e dunque fuori anche dal perimetro del Dsa – era stata la città di New York a porsi la medesima domanda e a passare dalle parole ai fatti con una causa intentata contro Fb, TikTok e YouTube colpevoli – secondo chi li accusa – di alimentare una crisi di salute mentale: crisi che alla Grande Mela costa 100 milioni di dollari l’anno per finanziare programmi di trattamento mirato.

Minori e dipendenza social, i timori dell’Ue

La Commissione teme che queste piattaforme, in particolare i loro algoritmi, possano causare dipendenza nei bambini, oltre a creare il cosiddetto effetto “tana del coniglio” (lo si chiama Rabbit hole effect).

Il procedimento appena avviato riguarda anche la verifica della conformità di Meta ai requisiti del Dsa in relazione alle misure per impedire l’accesso dei minori ai contenuti inappropriati e gli strumenti di verifica dell’età utilizzati da Meta.

L’avvio di questo procedimento si basa su un’analisi del rapporto di valutazione del rischio inviato da Meta alla Commissione nel settembre 2023 e sulle risposte di Meta alle richieste di informazioni della Commissione sulla protezione dei minori. Lo scorso 30 aprile la Commissione aveva già avviato un procedimento contro Meta, in relazione sia a Facebook sia a Instagram, sui temi della pubblicità ingannevole, dei contenuti politici e sulla mancanza di uno strumento di monitoraggio dei contenuti in vista delle elezioni del Parlamento europeo.

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