Dal mercato non arriva un bel regalo di nozze per Mark Zuckerberg, che sabato ha sposato la sua storica fidanzata Priscilla Chan. Dopo l’altalena al debutto, il titolo di Facebook inizia la seconda giornata di quotazione a Wall Street in caduta libera. All’inizio degli scambi le azioni del social network sono arrivate a perdere oltre 12 punti, per un valore di 33,5 dollari, ben al di sotto del prezzo di collocamento (38 dollari).
Intanto, l’amministratore delegato del Nasdaq, Robert Greifeld, ha espresso “imbarazzo” per il malfunzionamento nel corso della prima seduta di contrattazioni sul titolo di Facebook (episodio su cui potrebbe aprire un’indagine la Securities and exchange commission, la Consob americana). Dopo questa brutta figura – ritardo di mezz’ora nell’avvio degli scambi e successivi disguidi nella comunicazione degli ordini – la piattaforma fa sapere che intende modificare le procedure di trading nelle Ipo.
Venerdì, all’esordio, il titolo del social network aveva guadagnato il 12% nelle prime battute, perdendo tutto lo slancio nel corso della seduta, chiusa con un timido +0,6%. Si è trattato della peggior performance fra le maxi-Ipo americane: quella di Facebook è stata la terza più grande della storia dopo Visa e General Motors, che nel primo giorno di quotazione avevano guadagnato rispettivamente il 28% e il 3,6%. Il primato fra i big spetta a Ups (+36%), mentre fra le società tecnologiche i valori viaggiano solitamente su rialzi ben superiori: Linkedin guadagnò il 109%, Netscape il 108%, Yahoo! il 35%, Groupon il 31% e Google il 18%.
Il mercato rivela così tutti i dubbi degli investitori sulla corazzata di Mark Zuckerberg, che prima della quotazione pareva invincibile. In particolare, si aspetta di capire in che modo la società sarà in grado di trarre valore dall’applicazione per i cellulari, visto che per il momento le inserzioni pubblicitarie non sono previste.