La libreria Giufá é un posto unico nella Capitale, situata nel quartiere Universitario di San Lorenzo, a metà tra caffè letterario e libreria propone una scelta di libri ricercata proveniente da mercato italiano e internazionale, lasciando inoltre spazio a graphic novel, fumetti ed albi illustrati.
Giufà significa sedersi comodi: godersi un buon tè e magari soffermarsi con lo sguardo su di un fantastico libro di un autore di cui per qualche motivo non si era mai sentito parlare prima. Oltre a quanto già detto la Libreria Caffè Giufà organizza eventi riguardanti presentazioni del libro e talvolta anche gruppi di lettura con una frequenza minima di 5 volte al mese.
Giovedì 11 Febbraio Fabio Visintin (premiato illustratore e fumettista veneziano) assieme al critico Riccardo Falcinelli ha presentato Historiate, libro di illustrazioni e schizzi di diversi autori che spiegano cosa ci sia dietro alla realizzazione della copertina per un libro.
Ecco di seguito l’intervista rilasciata per FIRST Arte:
Eri mai stato alla libreria Giufà?
“Devo dire di no ma sono stato molto bene, questo è uno di quei posti dove trovi i libri che non trovi (ride), la differenza comunque la fanno i librai, e l’importanza di una libreria che è anche un posto confortevole che si tramuta in caffè letterario diventa fondamentale.”
È stato difficile iniziare?
“Più che altro si inizia tantissime volte, nel senso che cambiano spesso le committenze, cambia il lavoro, ho lavorato per 7 anni al Corriere dei Piccoli e dal giorno alla mattina hanno chiuso il giornale. Ti devi saper reinventare, questo è un lavoro che fermo restando il fatto che disegni per il resto cambia spesso completamente. Bisogna essere molto elastici, ma è quello che so fare e cerco di farlo al meglio, fino ad oggi ha funzionato.”
Avresti preferito fare il fumettista o sarebbe stato troppo pesante a tempo pieno?
“Per un certo periodo l’ho fatto ed è stato anche bello, diciamo che in realtà fare il fumettista io l’ho fatto solo come autore, non sarei mai riuscito a disegnare un Tex…come autore è bello perché ti permette di raccontare delle storie, ma diciamo che facendo delle illustrazioni ho trovato un equilibrio.”
Fare copertine per libri è un’arte? C’è arte nel fare la copertina?
“Qui all’inizio del libro Historiate metto una cosa, una definizione che fa Milton Glazer, che è uno dei numi tutelari della grafica, lui dice che l’arte è un lavoro, e di provare a sostituire alla parola arte la parola lavoro, quando un lavoro risponde in maniera buona alla richiesta è semplicemente un buon lavoro, quando un lavoro è eccellente nella maniera che neanche noi sappiamo perché ci commuove o ci dà qualche cosa di più è un lavoro eccellente, e quel lavoro diventa arte.”
Nel fare copertine cerchi di rappresentare esattamente quello che voleva dire lo scrittore nel libro?
“Io amo molto gli scrittori, mi affascina molto quello che scrivono e accontentarli mi fa piacere, quando incontro proprio il pensiero di uno scrittore mi dà molta soddisfazione e mi fa molto piacere.”
Hai qualche aneddoto da raccontare?
“Una copertina molto importante per me è stata quella per “La notte Eterna del Coniglio” di Giacomo Gardini che mi ha fatto alzare le quotazioni verso l’editore perché in questo libro Gardini era un esordiente e vendette parecchie copie, uscì fuori un articolo dove il critico letterario diceva di non conoscere quest’autore ma di essere stato incuriosito dalla copertina.
Questo è stato un grosso punto a mio favore, in editoria si dice che se un libro non funziona è colpa della copertina e se il libro funziona la copertina non c’entra niente, eppure quella volta c’entrava eccome.”