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Fa caldo, la salute ne risente: le sette regole del nutrizionista da seguire a tavola

Mai come quest’anno l’innalzamento dei valori di temperatura può influire sul benessere corporeo. Poche regole nutrizionali da seguire possono comunque aiutarci a vivere meglio l’eccezionalità del momento

Fa caldo, la salute ne risente: le sette regole del nutrizionista da seguire a tavola

Il caldo di quest’anno ce lo ricorderemo a lungo. Gli scienziati hanno già dichiarato che abbiamo oltrepassato il punto di non ritorno per lo scioglimento dei ghiacciai, che unito alla deforestazione sempre più massiccia, all’inquinamento atmosferico alle stelle e agli incendi sempre più presenti e meno controllabili, alzano i livelli della temperatura e dunque anche i livelli di guardia delle raccomandazioni da seguire.

Partiamo dalla prima e più importante:

– Bere: il senso di sete si stimola e si allena, di conseguenza, in parole povere, più si beve e più si berrebbe, meno si beve e meno si berrebbe. Con l’avanzare dell’età il senso di sete viene meno, si ha quindi più difficoltà a riconoscere quando effettivamente dovremmo soffermarci a bere. Nella stagione estiva dovremmo tutti avere a disposizione una bottiglietta d’acqua dalla quale attingere ogni mezz’ora circa. Essendo soggetti a una maggiore sudorazione potrebbe essere utile consumare acqua minerale, la più “dura” quindi in gergo. Il sudore è composto principalmente di minerali come il sodio, cloro e potassio (ma anche di altre sostanze che mai immaginereste come urea e gammaglobuline), e le acque oligominerali hanno un contenuto totale di minerali inferiore alle acque “dure”. Questo potrebbe aiutarci a non dover assumere nessun integratore. Ricordiamoci che la disidratazione non si avverte subito e potrebbe presentarsi sotto forma di stanchezza o mal di testa che possiamo attribuire ad altre cose.

– Aumentare il consumo di frutta: lo diciamo tutto l’anno e soprattutto d’inverno, “ora d’inverno manca un po’ la frutta estiva, poi fa freddo mi ci andrebbe di più qualcosa di caldo”, ora che siamo nel pieno della stagione estiva e, quindi, la frutta “buona” ce l’abbiamo, usiamola. Anguria, melone, fragole, pesche, ananas, tutta frutta molto acquosa, dolce e fresca. Possiamo farne una macedonia con un po’ di tutto dentro, possiamo addirittura fare un pasto a base di sola frutta, poiché il caldo abbassa anche il senso di fame. Dobbiamo tenere presente che il cibo che ingeriamo durante i pasti genera delle reazioni dentro di noi, che sono quelle di digestione. Queste reazioni producono calore, quindi è più facile sentire ancora più caldo dopo i pasti. Non solo, il nostro corpo registra che abbiamo introdotto del cibo e che stiamo svolgendo la digestione, quindi concentra il più possibile il sangue allo stomaco, lasciando meno afflusso alle estremità (mani e piedi in primis). Ecco perché è anche consigliato, per esempio, aspettare qualche ora prima di fare un bagno in acqua di mare o piscina. Indubbiamente questo tempo cambia rispettivamente da cosa si è mangiato. Pasti più grassi o proteici o più abbondanti avranno bisogno di più tempo per essere digeriti, quindi questo tempo potrebbe allungarsi per evitare congestioni.

– Verdura: che sia estate o inverno la verdura è bene consumarla, anche come contorno, poca è meglio che niente. Se d’estate la frutta ne è un po’ la padrona, la verdura non è molto varia. Carote in abbondanza, soprattutto crude, cetrioli e pomodori anch’essi crudi possono contribuire a collezionare piatti abbondanti, sfiziosi, ipocalorici e che possono favorire anche l’abbronzatura, tanto attesa e ricercata. – Cereali: risotti e pasta fredda. D’estate si vive di queste cose sotto l’ombrellone, in trasferta o anche durante le gite fuori porta. Durante la giornata fate in modo di avere almeno un pasto a base di cereali, che sia il pranzo o la cena, o perché no, anche entrambi. Sono più digeribili delle proteine e dei grassi e danno sicuramente più soddisfazione. Couscous, gran saraceno o miglio, per cambiare un po’ dalla solita routine possono aiutare. Conditeli con delle verdure e un cucchiaio di olio. Ricordatevi eventualmente della possibilità di sostituire un pasto con sola frutta.

– Grassi e proteine: d’estate sarebbe buona norma frazionare i pasti, e soprattutto cercare di avere una regolarità con gli orari. Una sveglia di buona mattina con un’abbondante colazione maggiormente proteica ci può aiutare durante la giornata a sentire meno la fame. Una fetta di pane, burro e marmellata, una spremuta e un uovo ci consentono di stare diverse ore lontano dal cibo arrivando tranquillamente a pranzo senza dover fare rifornimento durante la mattina. Oppure aggiungendo o sostituendo con uno yogurt. La colazione salata non fa parte della nostra cultura, ma una volta provata è difficile tornare indietro!

– Rispettare le modalità di conservazione degli alimenti: potrebbe sembrare ovvio o superficiale, ma interrompere la catena di conservazione degli alimenti potrebbe essere una cosa spiacevole sia per l’alimento stesso, che per noi consumatori. Andiamo con ordine. Ormai la nostra percezione di come vadano conservati gli alimenti deriva da come gli troviamo al supermercato. Se trovo le uova nel banco frigo una volta a casa dove devo riporle? Eppure le uova possono essere conservate sia dentro che fuori dal frigo. Il concetto è quello di non alterare lo stato di conservazione del prodotto. Se ho comprato una vaschetta da 4 uova che si trovava fuori dal frigo non avrò obbligo di metterle a temperatura controllata una volta a casa ma, indipendentemente dalle nostre abitudini, posso comunque riporle anche in frigo, poiché serve per conservare i cibi. Se invece al momento dell’acquisto saranno nel banco frigo, sarà opportuno continuare con quella modalità di conservazione. Il caldo potrebbe aiutare la proliferazione batterica, come la Salmonella o altri microrganismi, anche muffe.

 – Integratori: la parola stessa dice cosa sono questi prodotti e come dovrebbero essere usati. Integrare elementi di cui non abbiamo bisogno non ci darà nessun vantaggio rispetto al non prenderli. Rispettando le indicazioni sopra citate non dovrebbe essere necessario integrare niente. Eventualmente una supplementazione di magnesio e soprattutto potassio possono risultare utili nelle giornate particolarmente afose.

– Alcolici: d’estate si sa, abbiamo tutti più possibilità di eventi conviviali in cui si eccede anche con la componente alcolica, ma questo non cambia la natura della bevanda. Di qualunque alcolico si tratti avremmo un aumento di calore e della sudorazione, in più è una bevanda calorica, indipendentemente da cosa si sceglie e da quanto se ne beve, anche molto calorica. Possiamo utilizzarlo come accompagnamento di un pasto, ma dovremmo cercare di tenere il nostro tasso alcolico tendente allo zero durante le ore giornaliere.

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