Il Governo dovrà decidere i programmi di ammodernamento delle Forze Armate e quindi anche sull’acquisto dei caccia F35. Lo ha comunicato oggi il Consiglio supremo di Difesa, intervenendo dopo il si del Parlamento alla mozione di maggioranza che vincola l’acquisto dei caccia.
Nella nota non si parla esplicitamente dei caccia F35, né del recente dibattito parlamentare. Tuttavia, il Consiglio supremo di Difesa spiega che “la progressiva integrazione europea, in coordinamento con l’evoluzione della Nato e la realizzazione di capacità congiunte, costituiscono presupposti fondamentali per l’approntamento di forze in grado di far fronte alle esigenze di sicurezza e di salvaguardia della pace. Questa è la prospettiva da perseguire, anche in considerazione della limitatezza delle risorse disponibili e dell’entità, da un lato, degli investimenti da effettuare per la sicurezza e la difesa e, dall’altro, della gravità delle esigenze di rilancio della crescita e dell’occupazione”.
Secondo il Consiglio supremo di Difesa, “tale visione è conforme allo spirito e al disposto della legge 244, anche per quanto attiene alla necessità conoscitive e di eventuale sindacato delle Commissioni Difesa sui programmi di ammodernamento delle Forze Armate, fermo restando che, nel quadro di un rapporto fiduciario che non può che essere fondato sul riconoscimento dei rispettivi distinti ruoli, tale facoltà del Parlamento non può tradursi in un diritto di veto su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell’Esecutivo”.