E’ arrivato l’atteso via libera del consiglio di amministrazione di F2i Srg, guidato da Renato Ravanelli, al maxi-investimento da un miliardo di euro per rilevare il 10% della futura società in cui è finita la rete Tim, nell’ambito dell’operazione che porterà l’asset sotto il controllo di Kkr. L’investimento sarà condizionato alla partecipazione ai fondi dei vari investitori.
A Piazza Affari i titoli della galassia Tim avevano già dato segni di escandescenza ieri sui rumors. Oggi in tarda mattinata il titolo Tim è ancora in rialzo di 1,15% a 0,30 euro, dopo un rialzo del 1358% in 5 giorni.
La scadenza di fine mese
Lo strumento con la quale la Sgr di Renato Ravanelli parteciperà alla netco, in cui verrà conferita la rete Telecom Italia TIM, sarà un fondo dedicato, con l’obiettivo di raccogliere entro fine mese 1 miliardo per rilevare il 10% della Netco, a fianco del Mef che ha prenotato il 20%, con un esborso di 2,2 miliardi. F2i chiederà a diverse casse previdenziali e fondazioni bancarie di confermare il proprio impegno all’investimento.
Fondazione Crt investirà 15 milioni di euro
Tra i soggetti che apporteranno risorse ci sarà Fondazione Crt, che investirà 15 milioni di euro, secondo quanto deliberato dal Cda dell’ente guidato da Fabrizio Palenzona.
Secondo stime del Sole24ore, il fondo per la rete di F2i dovrebbe essere sottoscritto per circa 300 milioni dalle Casse professionali, per 200-300 milioni dalle Fondazioni bancarie e per la parte restante da altri investitori a lungo termine. Secondo alcune indiscrezioni riportate da Il Messaggero “l’investimento frutterà ai soci della Netco un dividendo annuo (dividend yield) del 4,5%, con un Irr (tasso interno di rendimento) del 15,5%. Anche F2i, oltre al Mef, avrà diritto a nominare un consigliere, con veto su alcune materie”.