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F1, la Ferrari di Vettel trionfa in Belgio

FIRSTonline

Successo doveva essere e successo è stato. Sebastian Vettel ha vinto il Gran Premio del Belgio, rimediando a un sabato che aveva lasciato l’amaro in bocca con i pasticci tra muretto e box che avevano penalizzato entrambi i piloti.

Al via è capitato di tutto: Hulkenberg sbaglia completamente il punto di frenata e centra in pieno la McLaren di Alonso, che decolla sopra la Sauber di Leclerc, salvato dal provvidenziale halo che da quest’anno protegge la testa dei piloti. Nel caos iniziale conseguenze anche per Bottas e Ricciardo, entrambi costretti al pit-stop. E’ andata peggio a Raikkonen, che viene colpito da Ricciardo, buca la posteriore destra e rovina il fondo. Dopo la sosta ai box il finlandese torna in pista, ma dopo un giro capisce che la SF71H è troppo danneggiata e decide di chiudere lì la sua gara anche per risparmiare il motore in vista di Monza.

La safety car è inevitabile, ma prima della comunicazione da parte della direzione corsa, Vettel fa in tempo a infilare di potenza Hamilton, guadagnando la testa della corsa pochi istanti prima che la gara venga neutralizzata.

Alla ripartenza dopo la safety car, Vettel mantiene la testa scappando davanti a Hamilton, dietro di loro Verstappen infila due grandi sorpassi su entrambe la Force India.

Le emozioni sono tutte concentrate nei cambi gomme, con Hamilton che dopo aver recuperato su Vettel anticipa la sosta sperando nel giro magico con gomme fresche. Non fa i conti con Verstappen che lo tiene dietro, permettendo a Vettel di fermarsi e tornare in pista ancora al comando.

Nel finale arriva il ritiro di Ricciardo (l’australiano paga i danni alla sua macchina nel caos della prima curva), ultima emozione prima dell’arrivo trionfale di Vettel, che precede Hamilton e Verstappen. Dietro di loro chiude Bottas, davanti a Perez e Ocon e alle due Haas di Grosjean e Magnussen. Chiudono la top 10 Gasly (Toro Rosso) ed Ericsson (Sauber).

Il successo di Vettel (tredicesima vittoria alla guida della Ferrari) permette al pilota di Maranello di recuperare 7 punti su Hamilton, il cui vantaggio scende da 24 a 17 lunghezze (231 punti dell’inglese, 214 quelli del tedesco). Nella classifica costruttori, invece, è la Mercedes (375 punti) ad allungare sulla Ferrari (360), complice il ritiro di Raikkonen e la grande rimonta di Bottas (da 17° a 4°).

“Abbiamo fatto una grandissima partenza – ha detto Vettel nel dopo gara -. Lewis ha spinto tanto sulla sinistra, però sapevo di avere una possibilità più in avanti sulla collina. L’ho superato e sono riuscito a gestire il sorpasso in modo cruciale stando davanti anche alla Force India. Con la safety car sono riuscito a tenere la posizione, poi ho condotto una gara molto lineare. Hamilton ha spinto

molto, ma sono riuscito a controllare il passo. Negli ultimi giri ho visto che Hamilton non spingeva e ho potuto rilassarmi un po’ di più. Il Mondiale? Attenzione, non è facile essere sempre davanti, è una stagione molto complicata perché i valori sono ravvicinati, Mercedes e Red Bull sono lì e non penso che abbiamo un vantaggio così grande. Abbiamo prestazioni molto simili e quindi penso nelle prossime gare ci sarà da combattere”.

La prossima, però, sarà a Monza. Casa Ferrari, dove la marea rossa del tifo è pronta a invadere il circuito brianzolo. Vincere davanti al proprio pubblico sarebbe il massimo, un’altra grande occasione per cercare di rosicchiare punti preziosi a Hamilton e alla Mercedes: “Questa è una squadra fantastica – ha detto Maurizio Arrivabene, team principal della Rossa -, a volte facciamo ancora degli errori, come anche i piloti, ma siamo persone e non robot. Hamilton ha guardato la nostra macchina dopo la gara? È bene che Hamilton guardi la nostra macchina, perché non è inferiore alla loro. Se ieri lui era il mago della pioggia, noi siamo stati i maghi dell’asciutto. Monza? La battaglia con la Mercedes continua con serenità, concentrazione e un bel sorriso. Avremo anche il dodicesimo uomo, ci contiamo molto”.

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