MERCEDES: VOTO 10
Era la migliore, lo è e lo sarà per tutta la stagione. Al primo gran premio la scuderia anglo-tedesca mette subito in chiaro le cose, dominando prove libere, qualifiche e gara con una facilità disarmante. La superiorità è totale, Hamilton (voto 9) non ha mai sofferto, sapendo gestire nel migliore dei modi macchina e gomme. Anche per il suo compagno di squadra Rosberg (voto 6,5) è stato un weekend piuttosto facile, come lo sarebbe per chiunque guidi una Mercedes, ma da chi doveva inseguire e cercare di mettere in difficoltà il campione del mondo era lecito aspettarsi qualcosa in più.
VETTEL: VOTO 9
Alla prima gara in Ferrari il suo idolo Schumacher si ritirò, lui ha centrato il podio al primo colpo, al termine di una gara attenta e ben gestita. In partenza non è stato impeccabile ma ha rimediato tenendo giù il piede alla prima curva, ma il suo grande merito è stato quello di approfittare del cambio gomme di Massa per fare un giro su tempi da qualifica, uscendogli davanti dopo il suo pit stop per poi tenerlo a distanza di sicurezza fino alla fine. Appena terminata la gara ai suoi via radio ha detto in italiano “Ragazzi, Forza Ferrari!”, per poi ribadire (sempre in italiano) sul podio: “Abbiamo una bella macchina, per la qualifica e per la gara”. Alonso è già dimenticato.
NASR: VOTO 8
Verrebbe da dargli 10 come i punti conquistati al debutto in Formula 1, al termine di una prestazione solida e cattiva al punto giusto conclusa con un meritatissimo quinto posto davanti a Ricciardo. Merito anche di una Sauber motorizzata Ferrari (voto 7,5) che dimostra come i motori di Maranello quest’anno siano ben altra cosa rispetto al passato. La giornata di gloria è completata dall’ottavo posto di Ericsson.
FERRARI: VOTO 7
Il primo dato che balza agli occhi è che la macchina c’è. Dopo anni di sofferenze a Maranello hanno azzeccato il progetto, tanto da essere la prima valida alternativa alla Mercedes, meglio di Williams e Red Bull. Detto questo, Vettel è arrivato a 35 secondi dal vincitore Hamilton, segno che il divario è ancora notevole e che la strada da fare è ancora molta. La nota negativa che abbassa il voto della domenica di Melbourne è rappresentata dal pasticcio ai box che è costato la gara a Raikkonen (voto 8 per la determinazione dimostrata fino al ritiro), rispedito in pista con una gomma non ancora fissata. Un errore non da Ferrari.
RED BULL: VOTO 5
Prima ancora di schierarsi sulla griglia di partenza il gran premio di Kvyat era già finito, costretto a parcheggiare la sua auto sull’erba per un problema al cambio. Non è andata meglio al compagno di squadra Ricciardo (voto 6), partito settimo e finito sesto dopo aver anche subito l’onta del doppiaggio. Fino a due anni fa i bibitari erano i dominatori, l’anno scorso hanno saputo approfittare dei rari guai della Mercedes. Quest’anno la power unit Renault non ne vuole proprio sapere di andare, e la tensione con il motorista è già alle stelle. Il gran premio d’Australia è stato disastroso.
MCLAREN: VOTO 2
Nei test precampionato è riuscita a stento a mettere insieme una manciata di giri tra rotture e avarie assortite. Magnussen si è ritirato ancor prima del via per un problema alla power unit, il compagno Button ha chiuso undicesimo doppiato due volte, con il suo miglior giro più lento di quasi due secondi e mezzo rispetto a quello di Hamilton, con una media di quattro secondi presi ad ogni passaggio. In tutto questo viene da chiedersi che cosa avrà pensato il convalescente Alonso nel vedere la sua vecchia squadra salire sul podio con il nuovo beniamino Vettel e quella nuova arrancare in fondo al gruppo. Tornerà in Malesia, ma con un motore Honda tanto scadente la McLaren sembra destinata a una stagione da incubo.