Primo trimestre in chiaroscuro per Exxon Mobil. La più grande compagnia petrolifera del pianeta quotata in Borsa ha visto crescere l’utile dello 0,5% grazie al miglioramento dei margini operativi (saliti dal 14,1 al 14,7%), ma ha registrato un calo del giro d’affari e delle attività upstream e downstream.
Il gruppo ha riportato profitti per 9,5 miliardi di dollari (2,12 dollari per azione), contro i 9,45 miliardi (2 dollari per azione) registrati nello stesso periodo dell’anno scorso. Il fatturato è calato a 108,81 miliardi di dollari, dai 124,053 miliardi del primo trimestre 2012. Gli analisti attendevano profitti per 2,05 dollari per azione su un fatturato di 109,53 miliardi.
La società ha annunciato un dividendo per il secondo trimestre pari a 63 centesimi per azione. In calo del 3,5% la produzione di equivalenti di petrolio (misura che combina greggio e gas naturale). I profitti derivati dalle attività di esplorazione e produzione sono calati del 9,8% a 7,04 miliardi, mentre quelli generati dalle attività di raffinazione sono calati del 2,6% a 1,55 miliardi.