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Export high-tech: +12% nel I trimestre, vola la farmaceutica

Secondo l’ultimo Monitor di Intesa Sanpaolo, i settori ad alta tecnologia registrano un risultato molto migliore rispetto a quello complessivo della manifattura – Anche per l’Ict bene il primo trimestre, ma a marzo è arrivata una frenata

Export high-tech: +12% nel I trimestre, vola la farmaceutica

Nel primo trimestre del 2020, l’export italiano di prodotti ad alta tecnologia (farmaceutica, biomedicale, Ict e aerospazio) è cresciuto del 12% su base annua (+1,5 miliardi), registrando un andamento molto migliore rispetto a quello dell’industria manifatturiera nel suo complesso (-2% su anno). I dati sono contenuti nel Monitor dei settori ad alta tecnologia curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

Nel dettaglio, a spingere le esportazioni dell’industria high-tech è stato soprattutto il settore farmaceutico, che ha messo a segno un incremento del 24% nel primo trimestre e del 32,5% nel solo mese di marzo, sostenuto dalle vendite di medicinali e preparati farmaceutici.

Nello studio si legge che “la crisi economica generata dalla diffusione del coronavirus e dal conseguente lockdown investirà nel 2020 in maniera asimmetrica i diversi settori economici, compresi i settori ad alta tecnologia”, ma “il settore farmaceutico, così come quello biomedicale, evidenzieranno una maggiore tenuta grazie alla domanda di medicinali (con prospettive più favorevoli per i produttori di vaccini) e dispositivi medici necessari per far fronte all’emergenza sanitaria”.

Nel settore ICT il dato del primo trimestre è positivo, mentre quello di marzo segna una brusca frenata per tutte le componenti, fatta eccezione per i prodotti di elettronica di consumo audio e video, “che potrebbero aver beneficiato della crescente domanda per alcune tipologie di beni elettronici connessi alla necessitò di utilizzare PC e strumenti tablet per lavorare e/o studiare da casa”.

Fonte: elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Istat

Per quanto riguarda invece le importazioni, anche su questo fronte i settori ad alta tecnologia evidenziano una maggiore tenuta rispetto all’industria manifatturiera nel suo complesso: sia nel primo trimestre sia a marzo, l’high tech ha registrato flessioni intorno allo 0,5%, mentre la manifattura italiana in generale ha visto calare l’import de 4,8% nel trimestre e addirittura del 16,8% a marzo.

Il dettaglio per settore evidenzia anche nel caso dei flussi di import il differente trend tra farmaceutica, per cui si è confermato un incremento anche delle importazioni, e altri settori ad alta tecnologia.

Fonte: elaborazione Intesa Sanpaolo su dati Istat

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