Il mercato del biologico negli Usa è regolato dal NOP (National Organic Program), il programma federale gestito dall’USDA (United States Department of Agricolture), che dal 2001 è responsabile dello sviluppo di regole e normative per la produzione, manipolazione, etichettatura e controllo di tutti i prodotti biologici circolanti sul territorio statunitense.
Il 18 gennaio 2023 il NOP ha emanato un nuovo regolamento noto come SOE (Strengthening Organic Enforcement), che è entrato in vigore dal 19 marzo scorso, data entro la quale tutti i soggetti coinvolti dovranno essere conformi alla nuova normativa.
L’obiettivo del SOE è quello di proteggere l’integrità della filiera biologica e aumentare la fiducia dei consumatori e del mercato nei prodotti biologici che recano il marchio di certificazione NOP/USDA rafforzando i sistemi di controllo, la tracciabilità e garantendo una rigorosa applicazione delle normative biologiche USDA.
In particolare, il SOE:
- riduce il numero di entità non certificate nella filiera biologica;
- introduce l’obbligo di certificati di importazione elettronici;
- intensifica la tracciabilità della filiera;
- rafforza i controlli sugli organismi che rilasciano le certificazioni biologiche.
Le nuove regole avranno un impatto rilevante per organismi di certificazione e di controllo, i produttori, industrie di trasformazione, broker, commercianti, distributori, importatori ed esportatori.
Le opzioni per le imprese italiane
Per le imprese italiane non cambia molto, dal momento che potranno scegliere se ottenere la certificazione NOP/USDA, oppure usufruire del regime di equivalenza tra il regolamento NOP e il Regolamento CE 834/07, in vigore dal 2012, che permette l’esportazione negli Usa di prodotti biologici già certificati ai sensi del Regolamento UE 848/2018, senza necessità di richiedere un’ulteriore certificazione e ricontrollare l’intera filiera di fornitura, quindi senza dotarsi della certificazione NOP/USDA.
Questo regime rimarrà in vigore fino al 1° gennaio 2027, entro cui Ue e Usa dovranno rivedere i termini dell’accordo per evitare interruzioni commerciali derivanti dal nuovo regolamento Ue sulla produzione e l’etichettatura dei prodotti biologici entrato in vigore il 1 gennaio 2022. Secondo questo regolamento, gli accordi di equivalenza dovranno essere sostituiti da accordi commerciali.
Come ottenere la certificazione Nop/Usda
Qualora, su base volontaria, un esportatore decidesse comunque di ottenere la certificazione NOP/USDA, i passi da compiere sono i seguenti:
- comprendere gli standard specifici da soddisfare;
- scegliere un’agenzia di certificazione accreditata;
- invio della domanda;
- ispezione in loco;
- eventuale revisione e certificazione;
- mantenimento della certificazione attraverso ispezioni annuali.
Le spedizioni di prodotti bio verso gli Usa effettuate in regime di equivalenza dovranno continuare ad essere accompagnate dal NIC (Nop Import Certificate), un documento che accompagna la transazione e contiene informazioni dettagliate su quantità e origine. Ora questi certificati saranno emessi esclusivamente in formato elettronico dall’ente certificatore accreditato attraverso l’ Organic Integrity Database (OID), un apposito registro del sito USDA chiamata INTEGRITY.
L’obiettivo è quello di creare procedure standardizzate per una maggiore tracciabilità e prevenire le frodi in ogni punto della catena di approvvigionamento. I certificati di importazione possono essere rilasciati per spedizioni singole, multiple o per un arco di tempo specifico, a seconda dei sistemi di controllo degli organismi di certificazione. Viene emesso un certificato di importazione NOP per merce/prodotto o codice della tariffa doganale armonizzata (HTS).