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Expo, 9 giorni al via: il padiglione della Germania e degli altri Paesi europei

Mancano 9 giorni alla inaugurazione dell’Expo 2015 di Milano dedicata al tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” (1° maggio – 31 ottobre). Proseguiamo il nostro tour virtuale che abbiamo avviato su First on line il 19 febbraio scorso con la visita ai padiglioni dei Paesi europei.

GERMANIA

Il progetto del padiglione della Germania, “Fields of Ideas”, esteso su 2.680 metri quadri, si caratterizza per l’architettura che ricorda il tipico paesaggio rurale tedesco, fatto di prati e campi, sotto forma di un pianoro in lieve salita. Gli elementi rappresentativi centrali del Padiglione sono le piante stilizzate che, come “germogli di idee”, sbucano dal piano dell’esposizione e raggiungono la superficie esterna dove si aprono in un ampio baldacchino, collegando così lo spazio interno a quello esterno, l’esposizione con l’architettura.

All’interno del Padiglione il percorso dei visitatori parte dalle fonti dell’alimentazione fino alla produzione alimentare e al consumo. Diverse rappresentazioni del tema, il materiale espositivo e i punti informativi presentano alcune proposte tedesche per il futuro dell’alimentazione. I visitatori sono invitati a una partecipazione attiva. Grazie alla “SeedBoard” ogni visitatore ha tra le mani un suo “campo di idee” per interagire con il materiale esposto e ottenere ulteriori informazioni multimediali. Lo show “Be(e) active” è il gran finale della esposizione. I visitatori del Padiglione si trasformano nei musicisti di un’orchestra e guardano il mondo tedesco dell’alimentazione dal punto di osservazione di due api in volo. Il programma culturale del Padiglione Tedesco mostrerà la varietà culturale della Germania. Lo studio Schmidhuber, di Monaco, firma il progetto degli spazi, l’architettura e il masterplan. Milla & Partner, di Stoccarda, è responsabile della progettazione dei contenuti, dell’allestimento e dei diversi medium espositivi. Nussli, di Roth presso Norimberga, si occupa della gestione del progetto e della fase costruttiva.

AUSTRIA

Il Padiglione combina la struttura e l’ambiente, formando una cornice attorno a un bosco di ampie dimensioni. Con un supporto tecnico (ma senza impianto di climatizzazione), la forma circoscritta riproduce in modo attivo la condizione microclimatica di un bosco austriaco. All’interno della struttura edificata, nei punti in cui penetra la luce vi sono crescita e metabolismo ecologico. La vegetazione del bosco ha una superficie fogliare o di evaporazione complessiva di circa 43.200 m² e produce 62,5 kg ossigeno nuovo all’ora, il fabbisogno di 1800 persone. Inoltre l’evaporazione rinfrescherà l’aria all’interno del padiglione. Una testimonianza concreta della politica di rimboschimento sostenibile perseguita dall’Austria. L’area Austria, 1.910 metri quadri, si trova in prossimità dell’incrocio dei principali assi (Cardo e Decumano), di fronte ai padiglioni di Germania e Svizzera e in vicino a quello della Slovenia. Dalla terrazza del Padiglione Austria ci si affaccia sull’Open Air Theater, con i suoi 9.000 posti, dove si svolgeranno cerimonie ufficiali, spettacoli e concerti. Durante il periodo dell’EXPO, ciascun Paese avrà la possibilità di presentarsi in modo esclusivo nell’ambito di una giornata dedicata alle singole nazioni. Oltre alle manifestazioni nel Padiglione, si svolgeranno anche eventi sull’intera area dell’EXPO e nella città di Milano. Il 26 giugno 2015 sarà una giornata interamente all’insegna dell’Austria e culminerà con un concerto dei Wiener Philharmoniker (direttore: Mariss Jansons) alla Scala di Milano.

GRAN BRETAGNA

Il Regno Unito mostra ai visitatori del suo padiglione, esteso su 1.910 metri quadri, le novità e le innovazioni raggiunte in ogni anello della catena alimentare, dal seme al piatto, dal campo alla tavola. Tecnologie agrarie,sicurezza alimentare, cibo e bevande, alimenti funzionali, logistica, apertura ai mercati globali, collaborazioni internazionali.  Il design del padiglione è ispirato al ruolo unico degli alveari hanno nel nostro ecosistema. Wolfgang Buttress, il vincitore della competizione lanciata per scegliere l’architettura del padiglione, ha tradotto in termini progettuali la tradizione del design britannico nel rispetto dei più avanzati requisiti ecologici. Responsabile della costruzione del padiglione. il team di ingegneri edili e costruttori di Stage One e Rise.

SPAGNA

l padiglione che si sviluppa su un lotto di 2.533 metri quadri è stato disegnato dallo studio B720 Arquitectos guidato da Fermín Vázquez. Spazi esterni e interni si compenetrano, con una prevalenza di zone all’aria aperta in cui ci si può rilassare tra il patio degli aranci (albero simbolo dell’identità iberica) il chiringuito e l’auditorium. L’idea della convivenza tra tradizione e innovazione prende corpo in due grandi caseggiati affiancati parallelamente, uno composto di strutture in legno e l’altro in acciaio, ognuno dei quali contiene prodotti, spazi espositivi e materiali illustrativi a tema. Data la sua natura transitoria, tutto è ispirato al concetto di architettura temporanea con l’impiego di materiali sostenibili e moduli prefabbricati, smontabili a fine manifestazione. Il messaggio unificante del “linguaggio del gusto” viene offerto ai visitatori in tre zone susseguenti – territorio, prodotti, gastronomia – attraverso diversi tipi di esperienze, come ad esempio l’uso di QR code e scenografie digitali, animazioni tematiche, aree in cui si cucina, giardini idroponici, negozi e un orto didattico. Infine, i visitatore potranno gustare i piatti tipici della cucina iberica grazie a un tapas bar e a un ristorante. L’artista Antoni Miralda realizzerà una installazione sul tema “Il viaggio degli alimenti”.

SVIZZERA

La Svizzera, primo Paese ad aver aderito a Expo Milano 2015, propone nel suo padiglione una riflessione sulla scarsità delle risorse alimentari nel mondo e mostra l’altra faccia dell’abbondanza. Il padiglione, infatti, è costituito da quattro torri colme di generi alimentari locali :l’acqua, il sale, il caffè (è diventato il principale prodotto alimentare d’esportazione della Svizzera, superando il cioccolato e il formaggio) e le mele. Il visitatore potrà attingere liberamente, ma c’è un limite alle risorse disponibili, superarlo significa privare gli altri visitatori delle stesse possibilità. Grazie alla modularità della struttura, mano a mano che le torri si svuotano il livello delle piattaforme su cui poggiano si abbassa, permettendo così al pubblico di visualizzare il proprio comportamento in relazione ai consumi.

Il padiglione, che si estende su una superficie di 4.432 metri quadri, coniuga elementi industriali e tradizione e nasce da un progetto dello studio Netwerch GmbH Brugg. Mentre le torri, nella loro funzione di depositi, richiamano il mondo della tecnologia e delle macchine, la terrazza di legno e gli edifici con tetto a due spioventi alludono ai tradizionali paesini svizzeri. Gran parte del Padiglione svizzero prevede aree liberamente accessibili in cui i visitatori possono muoversi a loro piacimento, ma è previsto un sistema di ticket per il percorso attraverso le torri di generi alimentari situate al centro. Una volta terminata l’Esposizione Universale, le torri saranno riutilizzate nelle città svizzere come serre urbane. Il 75 per cento del materiale utilizzato nel Padiglione svizzero e nelle sue infrastrutture potrà essere recuperato alla fine dell’evento. L’investimento complessivo della Svizzera all’Evento si aggira attorno a 40 milioni di franchi svizzeri.

Da non perdere, inoltre una sosta nel padiglione dell’Olanda organizzato come un gioioso parco dei divertimenti. E presso il prelibato padiglione del Belgio (cioccolata, patate fritte e le fantastiche birre). Pausa verde nel padiglione dell’Irlanda. Massiccia la presenza dei paesi dell’Europa centro-orientale: Polonia, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia  e Slovenia hanno propri stand spesso di ottima qualità. Come le ambiziose repubbliche baltiche di Estonia e Lituania. Serbia, Montenegro, e Albania, con la Grecia sono ospiti dei rispettivi Cluster (vedi First on Line del 15 aprile scorso) Quasi al gran completo le repubbliche dell’ex Unione Sovietica: le europee Bielorussia e Moldavia e le asiatiche Azerbagian, Kazakstan e Turkmenistan (nei cluster Uzbekistan e Kyrgystan). Tra i piccoli stati europei spiccano il Padiglione della Santa Sede e del Principato di Monaco (San Marino e Malta sono nel Cluster bio-Mediterraneo).

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Categories: Cultura