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Expo 2030: ultima chance per Roma. Martedì il verdetto finale

FIRSTonline

L’assegnazione di Expo2030 è in arrivo. E Roma spera ancora. Il 28 novembre, al Palais des Congrès di Issy-les-Moulineaux, vicino a Parigi, nel corso della 173ª Assemblea generale del Bureau International des Expositions (BIE) si terrà la decisione finale sull’Expo 2030, dopo due anni di intensa competizione. In lizza ci sono Roma, Busan (Corea del Sud) e la favorita Riyad (Arabia Saudita).

La votazione

Alle 13,30 inizierà la cerimonia in cui le delegazioni delle città in gara avranno 20 minuti di tempo a testa per fare un ultimo appello e convincere i 182 delegati provenienti dai rispettivi paesi. Ad esordire sarà Busan, al quale è stato assegnato il numero d’ordine 1, poi Roma e Riyad. Dopodiché sarà il momento della votazione che sarà segreta.

Durante la votazione, i delegati saranno isolati. La procedura sarà veloce: sarà utilizzato dispositivo simile a un telecomando distribuito a ciascun delegato per effettuare la scelta in pochi minuti. I quattro tasti numerati corrispondono a Busan (1), Roma (2), Riyad (3) e astensione (4).

Per vincere servono 120 preferenze (una maggioranza di due terzi). In caso di mancato vincitore al primo turno, si procederà a un ballottaggio tra le due candidate più votate.

Il verdetto è previsto intorno alle 17.

L’ultimo appello

Sarà una corsa all’ultimo voto. Si cercherà, inizialmente, di evitare l’eliminazione al “primo giro” e successivamente si proverà ad ottenere i voti di una candidata eliminata che potranno votare per una delle due finaliste o astenersi. Le tre candidate avranno 20 minuti per un appello finale, coinvolgendo figure di spicco nella politica, cultura e spettacolo per influenzare gli indecisi.

Ryad favorita ma Roma spera ancora

La favorita principale sembra essere Riyad che al momento dovrebbe contare su 90 voti mentre Roma è a 50 e Busan a 30. Molti però sono ancora gli indecisi e la diplomazia in questi casi resta fondamentale.

La Capitale spera soprattutto che Riyad non vinca al primo turno aprendo la possibilità di un ballottaggio e una potenziale rivincita nelle dinamiche del voto.

L’Arabia può contare su una grande campagna promozionale (arrivata anche sulle maglie dell’As Roma) e sullo sponsor della Francia con il presidente Emmanuel Macron che ha manifestato apertamente il suo sostegno per la candidatura saudita. Una situazione che ha creato malumori e imbarazzo all’interno del paese e dell’Unione Europea proprio per il mancato supporto ad un altro membro UE.

Tuttavia, la monarchia saudita è oggetto di una reputazione internazionale compromessa a causa delle violazioni dei diritti umani, inclusi quelli delle donne, delle comunità LGBT+ e l’elevato numero di esecuzioni capitali. Solo pochi mesi fa, a causa delle gravi preoccupazioni per le violazioni dei diritti umani, 15 organizzazioni hanno scritto agli Stati membri del Bureau International des Expositions (BIE), esortandoli a non votare a favore della candidatura della capitale mediorientale. Un imbarazzo evidente per la Francia, che ha visto anche il sindaco di Parigi esprimere il suo sostegno morale per Roma.

Le previsioni per l’Expo 2030 a Roma

L’Expo 2030 a Roma, si stima, attirerebbe oltre 23 milioni di visitatori, con il 55% proveniente dall’Italia. Si prevede la partecipazione di oltre 150 nazioni, oltre a 30 organizzazioni locali e internazionali. L’indotto economico previsto è di 50 miliardi di euro, con la creazione di 300.000 nuovi posti di lavoro.

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