È partito il countdown per l’Expo 2020 Dubai: dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022 aprirà le porte l’evento internazionale più atteso, per la prima volta nella regione del Medio Oriente. L’Esposizione Universale richiamerà migliaia di visitatori da tutto il mondo, con un calendario ricco di eventi e appuntamenti per celebrare il ritorno alla vita dopo il Covid. Con lo slogal “Collegare le menti, creare il futuro”, la kermesse intende richiamare lo spirito di collaborazione per “creare il futuro”: sostenibilità, per un progresso che non comprometta la vita delle future generazioni; mobilità, per creare nuove e più efficienti connessioni tra i Paesi; opportunità per le prossime generazioni.
Anche l’Italia parteciperà attivamente a questa mission, con il proprio Padiglione disegnato da Carlo Ratti, Italo Rota, Matteo Gatto e F&M Ingegneria, in corsa per la vittoria finale dei Construction innovation awards, come Miglior progetto innovativo dell’Anno e Miglior Progetto Commerciale dell’Anno. Allo stesso tempo, il general contractor RAQ, incaricato della sua realizzazione, è in corsa come Miglior Contractor dell’Anno. La premiazione si terrà il prossimo mercoledì 29 settembre al Sofitel Dubai the Obelisk.
Un’architettura pensata per mettere in scena tutto l’ingegno italiano, sotto il claim ufficiale “La Bellezza che unisce le Persone”. L’intenzione è quella di dimostrare che la bellezza del nostro Paese non è fatta solo di parole ma è anche in grado di coniugare saperi e competenze, creatività e ingegno, tradizione e innovazione. Dunque, la bellezza funge da connettore, per collegarci con altre culture, intelligenze e conoscenze del mondo, per trovare soluzioni alle più pressanti sfide che infliggono l’umanità: dal clima allo spazio, dallo sviluppo urbano alla promozione del dialogo interculturale, fino alle sfide dell’innovazione e della digitalizzazione nella salute, nell’agricoltura e nella blue economy (Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU).
Con 70 partner istituzionali, oltre 50 imprese sponsor, 15 Regioni e 30 Università aderenti, il nostro Paese si presenterà con 10 format per centinaia di eventi, un vasto programma di forum multilaterali e dialoghi di alto livello, per dare massimo appoggio alle ambizioni e prospettive del Green Deal europeo, del Next Generation Eu e del PNRR.
A tal proposito, l’Italia sarà protagonista indiscussa del “Programme for People & Planet”, il Palinsesto di iniziative istituzionali di alto livello promosso dagli organizzatori dell’Esposizione Universale, co-organizzando con Expo Dubai e gli altri Paesi partecipanti iniziative multilaterali dedicate ai cambiamenti climatici e alla resilienza degli ecosistemi montani, all’osservazione della Terra dallo spazio, alle nuove sfide per l’istruzione e la formazione, al dialogo interreligioso e interculturale, alla parità di genere, al futuro dell’alimentazione e ai processi più innovativi applicati alle filiere dell’agroalimentare.
Eventi e format
Al centro della settimana inaugurale ci sarà Venezia, quale laboratorio locale e modello internazionale per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, e la sua candidatura a capitale mondiale della sostenibilità. Tra gli artisti chiamati a raccontare le bellezze paesaggistiche e artistiche delle Regioni partecipanti ci sarà il regista Premio Oscar Gabriele Salvatores attraverso una serie di filmati, nati da un’idea di Davide Rampello, direttore artistico del Padiglione Italia.
Ricco anche il calendario degli spettacoli con la partecipazione di grandi artisti italiani. Per la prima volta in territorio arabo la rappresentazione dell’opera di Giuseppe Verdi “Nabucco” affidata alla direzione di Riccardo Muti con l’Orchestra Luigi Cherubini, e poi Roberto Bolle, Paolo Fresu, L’Orchestra di Piazza Vittorio, “100 Cellos” con Giovanni Sollima & Enrico Melozzi, Nicola Piovani e Tosca con il suo concerto “Morabeza”, Francesco De Gregori, la rassegna sul Teatro di Figura e di Animazione e quella cinematografica Notti d’autore curata dall’Anica, e l’esibizione il 24 novembre, il National Day dell’Italia, dell’orchestra dell’Accademia alla Scala. Per saperne di più sarà possibile consultare il calendario aggiornato degli eventi e l’inedita sezione dedicata al percorso espositivo con la nuova APP lanciata dal Commissariato per la partecipazione dell’Italia a Expo Dubai.
La struttura
Il Padiglione tricolore si trova in una posizione strategica per quanto riguarda la visibilità. All’entrata del parco e vicino ai padiglioni degli Emirati, di India, Germania, Arabia Saudita, Giappone e Stati Uniti, tra le piattaforme “Opportunità” e “Sostenibilità”, su una superficie di 3.500 mq e una altezza di circa 25 metri. L’intera struttura è stata concepita partendo dalla circolarità e impiegando materiali all’avanguardia ma anche più tradizionali in ottica sostenibile, come scarti ed elementi ecosostenibili. Ad esempio, le bucce d’arancia sono state utilizzate nei rivestimenti dei percorsi sospesi e dei camminamenti all’interno dello spazio espositivo.
Elemento strutturale dello spazio espositivo italiano saranno tre navi, una verde, una bianca e una rossa, posizionate al contrario sul tetto dell’edificio, volte a richiamare il momento in cui le barche vengono fatte uscire dall’acqua e poi capovolte sul bagnasciuga fino al prossimo utilizzo. Così come il lungo viaggio del Made in Italy dall’Europa fino agli Emirati e che continueranno a navigare sugli oceani anche dopo l’Expo Dubai.
Organizzato su due livelli, il Padiglione tricolore si sviluppa orizzontalmente in diverse navate e spazi funzionali. Al piano terra si trova il grande anfiteatro, dotato di un ingresso indipendente anticipato da una caffetteria, di un camerino e collegato con le altre aree. Con una superficie di 255 mq e una capienza di 143 posti, ma che scendono a 72 a causa delle norme di contenimento anti covid. Segue poi lo spazio della galleria, dedicata a iniziative istituzionali, networking ed eventi b2b.
A destra dell’anfiteatro si trova l’accademia, uno spazio dedicato ad attività di edutainment, ai workshop, a laboratori e a tutte le iniziative formative. Le pareti esterne trasparenti offrono grande visibilità sulle attività che verranno svolte al suo interno, così che i visitatori passeggiando per Expo 2020, potranno “sbirciare” dall’esterno cosa stia accadendo all’interno dell’accademia. Al piano superiore si trova invece lo studio, un’area dedicata ad attività culturali, di formazione, di comunicazione, al racconto di testimonianze, best practice e presentazioni.