Exor archivia i primi 9 mesi dell’anno con un utile netto di 286,4 milioni di euro, in calo rispetto ai 484,7 milioni registrati nello stesso periodo dello scorso anno (-41%). La holding della famiglia Agnelli (azionista del gruppo Fiat) migliora invece il risultato riferito al terzo trimestre, con un utile a 71,8 milioni, contro i 7,5 milioni dello stesso trimestre 2011.
Il risultato fra gennaio e settembre è legato soprattutto al decremento della quota nei risultati delle partecipate (-221,1 milioni). La società spiega che tale voce nei nove mesi del 2011 includeva il provento atipico netto derivante dall’acquisizione del controllo di Chrysler da parte del gruppo Fiat (quota Exor pari a 324,2 milioni).
Quanto alle prospettive per la chiusura dell’anno, Exor prevede per il 2012 un risultato positivo. A livello consolidato l’esercizio dovrebbe evidenziare risultati economici positivi, che, peraltro, dipenderanno in larga misura dall’andamento delle principali società partecipate.
Al 30 settembre 2012 il Nav (net Asset value) si è attestato a 7,464 miliardi, contro i 6,320 miliardi del 31 dicembre 2011.
All’inizio del pomeriggio il titolo di Exor guadagna lo 0,7% a Piazza Affari.