Exor riapre il tavolo delle trattative. La holding della famiglia Agnelli avrebbe riavviato il dialogo interrotto nel maggio 2020, a causa della crisi pandemica, con la francese Covéa in merito alla cessione della controllata americana PartnerRe. La valutazione su cui si discute sarebbe vicina al valore del Memorandum of Understanding annunciato il 3 Marzo 2020 a cui John Ellkan era disposto a vendere, ovvero 9 miliardi di euro. Una notizia che segna un buon inizio settimana per Exor, che ha stabilito un nuovo record a Piazza Affari: +5,38% a 79,10 euro alle 10 del mattino del 24 ottobre 2021.
L’accordo miliardario era saltato a causa della pandemia. Le grandi incertezze sulle prospettive economiche mondiali e la richiesta dei francesi di rivedere le valutazioni concordate precedentemente alla luce dell’attuale contesto mondiale, avevano interrotto l’operazione. Exor non aveva accettato di modificare i termini finanziari dell’accordo, ritenendo che il gruppo riassicurativo non era stato particolarmente intaccato dalla crisi sanitaria. L’operazione avrebbe dovuto perfezionarsi con pagamento cash entro la fine dell’anno e avrebbe consentito a Exor di mettere a bilancio un guadagno netto di circa 3 miliardi di dollari.
La vicenda si è conclusa senza strascichi in tribunale. Le parti avevano raggiunto un accordo in base al quale il gruppo francese avrebbe investito 1,5 miliardi, metà con Exor e metà in veicoli di riassicurazione per scopi speciali gestiti da PartnerRe.