PartnerRe ha respinto l’offerta di Exor, che aveva messo sul piatto 6,4 miliardi di dollari (130 euro ad azione, con un premio del 16%) per acquistare la società di riassicurazione delle Bermuda, public company partecipata dai fondi Vanguard, Franklyn Resources e Black Rock. Lo ha annunciato oggi la stessa PartnerRe, confermando inoltre il progetto di fusione con Axis Capital.
L’azienda ha anche precisato che i nuovi termini degli accordi di fusione consentiranno di pagare agli azionisti di PartnerRe un dividendo una tantum di 11,5 dollari per azione prima della chiusura dell’operazione di fusione.
“Nel corso delle ultime tre settimane – ha chiarito il presidente Jean-Paul Montupet – ci siamo fortemente impegnati nella trattativa con Exor e abbiamo fatto una valutazione scrupolosa dei vari aspetti dell’offerta, incluso il prezzo. Nella trattativa Exor ha detto chiaramente che non avrebbe modificato il prezzo. Per questo il board ha concluso che la proposta di Exor sottovalutava in maniera significativa PartnerRe e che non c’era nessuna possibilità di arrivare a una proposta migliore. Di conseguenza abbiamo respinto l’offerta”.
L’offerta da parte di Exor era arrivata a sorpresa il mese scorso con il consenso del Cda della cassaforte di casa Agnelli e poteva contare, oltre che sulla liquidità in cassa (523 milioni) e sul supporto dei prestiti obbligazionari fino a 3 miliardi approvati sempre ad aprile, anche sugli almeno due miliardi di dollari incassati con la cessione della società di servizi immobiliari Cushman & Wakefield, un’operazione curata da Goldman Sachs.
Ma la stessa Banca d’affari Usa è impegnata da gennaio ad assistere Axis Capital nell’acquisizione della stessa PartnerRe. Goldman Sachs, dunque, si trovava ad assistere Exor nella vendita di Cushman & Wakefield fornendo alla finanziaria torinese parte dei quattrini necessari per soffiare Partner Re ad un suo cliente.
All’inizio del pomeriggio il titolo in Borsa di Exor guadagna l’1,9%, a 42,09 euro.