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Exor, Elkann: “No all’aumento di capitale”

Nessun aumento di capitale in vista per Exor. Secondo quanto riferito oggi durante l’assemblea degli azionisti, la holding che controlla Fiat ha liquidità per 925 milioni di euro. “La ricapitalizzazione non sarebbe opportuna, perché le azioni Exor trattano a sconto rispetto al loro net asset value – ha detto il presidente, John Elkann -. Siamo molto prudenti nell’utilizzo della leva finanziaria. Abbiamo varie fonti di capitale e finanziamento. Accedere a nuovo capitale non è funzionale agli azionisti “. 

L’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, a inizio aprile aveva detto che Fiat avrà bisogno di un aumento di capitale nel medio periodo, dopo l’acquisizione del 41,5% di Chrysler in mano al fondo del sindacato Usa, Veba. Questa mattina però Bloomberg ha parlato di un prestito da 10 miliardi di dollari al Lingotto da un gruppo di banche per completare l’acquisizione della casa americana e rifinanziare i debiti di entrambe le aziende.

Fiat starebbe discutendo l’operazione con Bank of America, Deutsche Bank, Bnp Paribas e Goldman Sachs. L’obiettivo è quello di completare l’operazione entro la fine dell’estate, ma molto dipenderà dal tribunale del Delaware, che dovrà decidere entro fine luglio sulla controversia relativa al prezzo dell’opzione di acquisto di Fiat sulla quota detenuta da Veba.

“Dobbiamo andare avanti – ha detto ancora Elkann nel corso dell’assemblea –. La società congiunta che emergerà dalla fusione Fiat-Chrysler sarà di grande dimensione e grande forza. Da parte di Exor c’è assoluta convinzione di andare avanti e di fare in modo che Fiat e Chrysler abbiano un futuro sempre più assieme. Oggi è però molto prematuro dire come avverrà e di cosa ci sarà bisogno”.

Quanto alla fusione fra Fiat Industrial e Cnh, “c’è una serie di adempimenti da svolgere – ha proseguito il numero di Exor –. Riteniamo che tra il 4 luglio e il primo settembre questa realtà dovrebbe nascere. Nessun problema all’orizzonte”. 

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Categories: Finanza e Mercati