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Ex Ilva sarà commissariata. Ma l’amministrazione straordinaria sarà temporanea: governo in cerca dei migliori partner

L’esecutivo userà i 320 milioni di euro previsti in precedenza per l’aumento di capitale in Acciaierie d’Italia. Nuovo round con i sindacati entro 14 giorni

Ex Ilva sarà commissariata. Ma l’amministrazione straordinaria sarà temporanea: governo in cerca dei migliori partner

L’ex Ilva sarà commissariata. Fino all’ultimo si è cercato di  trovare un accordo con ArcelorMittal, ma alla fine il commissariamento è diventato l’unica via percorribile per tutelare la continuità produttiva e occupazionale di Acciaierie d’Italia.

Il governo ha confermato ai sindacati la decisione di commissariare Acciaierie d’Italia. Sarà infatti bollinato oggi il decreto approvato dal Consiglio dei ministri del 16 gennaio che prevede, all’articolo 1, che il socio di minoranza pubblico (vale a dire Invitalia) possa attivare la procedura di amministrazione straordinaria. 

La comunicazione ufficiale è arrivata direttamente da Palazzo Chigi nel corso dell’incontro con i sindacati tenutosi oggi pomeriggio a cui erano presenti (per il governo) il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto (in videocollegamento), il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il ministro del Lavoro e delle politiche sociali, Marina Calderone, il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti (in videocollegamento) e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per i sindacati presenti i rappresentanti di Fiom Cgil, Michele De Palma; Fim-Cisl, Roberto Benaglia; Uilm-Uil, Rocco Palombella; Ugl metalmeccanici, Giovanni Antonio Spera e Usb Sasha Colautti (in videocollegamento) e Francesco Rizzo. Un nuovo round è previsto tra 14 giorni.

Palazzo Chigi: governo in cerca dei migliori partner per ex Ilva

“I rappresentanti dell’esecutivo hanno informato che la fase di amministrazione straordinaria sarà temporanea e che il governo è alla ricerca dei migliori partner privati con l’obiettivo di salvaguardare la continuità produttiva, tutelare l’occupazione e garantire la sicurezza dei lavoratori”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi dopo il tavolo tra il governo e le organizzazioni sindacali sull’ex Ilva di Taranto.

La lettera di Invitalia ad Acciaierie d’Italia

Nel dettaglio, Invitalia ha inviato mercoledì 17 gennaio una lettera all’Ad di Acciaierie d’Italia per chiedere che la società sia ammessa alla procedura di amministrazione straordinaria, riferiscono fonti sindacali presenti al tavolo con il governo sull’ex Ilva. L’a.d – è stato spiegato – deve rispondere entro 14 giorni. Se non lo farà Invitalia potrà chiedere al Mimit di attivare l’amministrazione straordinaria.

È dunque questa la strada scelta dal governo dopo il rifiuto di ArcelorMittal di partecipare all’aumento di capitale e dopo l’istanza di composizione negoziata presentata due giorni fa al tribunale di Milano dalla stessa società. Una mossa arrivata mentre erano ancora in corso i tentativi di trovare un accordo, che è stata vista da Palazzo Chigi come un tentativo di prendere tempo e creare una situazione di disturbo. A questo punto il governo a deciso di accelerare, reagendo con la lettera di Invitalia. 

Il decreto legge approvato martedì, tra l’altro, rafforza, in caso di ricorso all’amministrazione straordinaria, le misure già presenti per tutelare la continuità produttiva e occupazionale delle aziende in crisi, tra le quali ex Ilva e prevede una norma specifica di fatto congela i fondi accantonati per i giudizi pendenti che dovranno essere messi su un conto vincolato legato all’autorizzazione del tribunale. 

Le risorse: 320 milioni dal governo per garantire la continuità produttiva

Nel frattempo, allo scopo di garantire la continuità produttiva, il governo ha fatto sapere di aver intenzione di utilizzare i 320 milioni di euro inizialmente previsti per il progetto dell’aumento di capitale che avrebbe dovuto portare Invitalia in maggioranza al 66%, diluendo Mittal al 34%. Nel corso del tavolo il ministro dell’Economia Giorgetti avrebbe precisato che la liquidità dell’amministrazione straordinaria sarà garantita con prestiti di durata quinquennale, ma in parallelo si proverà a trovare nuovi soci privati interessati ad investire. 

Calderone: presto tavolo al ministero su ammortizzatori

Il prossimo passo, secondo quando rivelato dalla ministra del Lavoro Marina Calderone in occasione di un convegno della Confederazione dei sindacati europei Ces sul welfare, sarà l’apertura del tavolo al ministero del Lavoro sugli ammortizzatori sociali. “Credo sarà una cosa quasi immediata”, ha detto, aggiungendo che “Da quando non abbiamo avuto risposte dal socio di maggioranza, credo che il governo abbia assunto le sue responsabilità dando seguito alle iniziative necessarie per tutelare i lavoratori. Noi non lasceremo indietro i lavoratori in senso ampio, avendo attenzione anche per chi lavora nell’indotto. Il nostro obiettivo e’ tutelare i posti di lavoro e dare garanzie e continuita’ occupazionale, e avere massima attenzione alle problematiche legate alla sicurezza”, ha concluso.

Le reazioni 

“La via maestra continua a essere la gestione pubblica. Il governo sta procedendo sulla strada del decreto di amministrazione straordinaria. Ci sono ancora 14 giorni, ma è chiaro che il divorzio per via legale o contrattuale ormai è chiaro”. Così il leader della Fiom, Michele De Palma, al termine dell’incontro con il governo sull’ex Ilva. “Abbiamo fatto presente che la situazione è complessa e che la prima questione è garantire risorse per i lavoratori e la tenuta in sicurezza e la manutenzione degli impianti. Il governo ha risposto che ci sono già nelle disponibilità del decreto 320 milioni, che però non bastano per rilanciare la produzione. Il governo ha risposto che ci sono le condizioni per intervenire con ulteriori risorse. La garanzia occupazionale vale per tutti, anche per l’indotto. Abbiano chiesto su questo un tavolo specifico”.

“Dopo questo incontro riteniamo di avere la compiutezza che la strategia di Mittal ormai è finita. Loro hanno tentato di usare uno strumento per ricomporre la lite, per perdere tempo, il governo ha risposto con un decreto legge, domani verrà bollinato e ci sarà la firma del presidente della Repubblica e il decreto è legge”. Così Rocco Palombella, segretario generale della Uilm. “Abbiamo continuato a sostenere che per noi l’amministrazione straordinaria è uno strumento invasivo che creerà problemi’. In questo quadro, ”abbiamo avuto delle rassicurazioni dal governo, cioè che sono disponibili a verificare quali possono essere le conseguenze per le aziende, per i lavoratori del sistema degli appalti per evitare che uno strumento del genere possa essere negativo”, ha proseguito Palombella. “Noi oggi abbiamo definitivamente ascoltato che non esiste più un socio privato in grado di determinare negatività sul territorio ma esiste un socio privato che continua a sfruttare questi momenti per prepararsi, probabilmente, a un contenzioso legale”, ha concluso il sindacalista. 

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