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Ex Ilva, riunione RSU a Taranto tra Fim Cisl, Fiom e Uilm: “Basta degrado, il Governo deve intervenire”

Imagoeconomica

“Non è accettabile che il principale polo siderurgico d’Europa viva una condizione di degrado e crisi quando tutto il settore siderurgico macina numeri da record”. Lo ha detto Roberto Benaglia, segretario generale della Fim Cisl, al termine del coordinamento nazionale a Taranto insieme a Fiom e Uilm sul futuro di Acciaierie d’Italia (ex Ilva), in vista dell’incontro del 22 giugno al Mise.

“È necessario liberare l’azienda per rilanciarla dal punto di vista produttivo e gestionale – prosegue il sindacalista – Il governo deve essere chiaro e presentarsi all’incontro del 22 giugno non in maniera divisa. Questa vertenza non può essere oggetto di una campagna elettorale permanente sulle spalle dei lavoratori e della città di Taranto. Nei primi sei mesi del 2022 non abbiamo visto quella crescita della produzione a 5,7 milioni di tonnellate considerata necessaria dall’amministratrice delegata per ridurre gli ammortizzatori e purtroppo tutto lascia intendere che sarà così anche per la seconda metà dell’anno”.

Acciaierie D’Italia “è un’azienda con gravi problemi di liquidità – continua la nota – Il governo non può continuare a ritardare gli interventi per risolvere queste criticità. Per questo il 22 ci aspettiamo indicazioni chiare: bisogna cominciare a pagare gli appalti, a dare sicurezza ai lavoratori, a recuperare relazioni industriali sindacali mai state a livelli così bassi. Nessuno pensa che una situazione grave e complessa come quella dell’ex-Ilva si risolva con un colpo di bacchetta magica, ma non ne usciremo nemmeno stando fermi e rinviando di due anni le cose da fare. Nel secondo semestre dell’anno, se non ci sarà un’inversione di tendenza, non staremo a guardare”.

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Categories: Lavoro