Dopo un incontro durato nove ore sindacati, commissari straordinari, ArcelorMittal, e il Ministro Luigi Di Maio hanno raggiunto un accordo sulla sicurezza, un passo considerato necessario per far sì che non si verifichino più incidenti come quello che è costato la vita all’operaio Cosimo Massaro, morto giovedì scorso per il crollo di una gru durate un nubifragio.
L’intesa prevede che i proprietari dell’ex Ilva presentino dei “Piani di investimenti straordinari legati alle manutenzioni ed attivazione di incontri ad hoc in tutte le aree dello stabilimento di Taranto, da estendere alle società controllate ed agli altri stabilimenti del gruppo, con le Rsu di riferimento legati alle manutenzioni ordinarie e straordinarie”.
All’esito degli incontri delle varie aree dello stabilimento “saranno fornite alle organizzazioni sindacali le azioni di natura gestionale e gli investimenti utili a far fronte alle necessità emerse nel corso dei medesimi incontri”.
Nel verbale si prevedono “incontri, area per area, per verificare l’utilizzo dei lavoratori posti in Cassa integrazione ordinaria”.
Nel corso del vertice tenutosi al Mise non sono mancate frizioni, con l’ad di ArcelorMittal Italia, Matthieu Jehl ,che pur senza fare riferimenti diretti, ha mandato una chiara frecciata al Governo:”In tutta questa vicenda ha detto -, si ha l’impressione che si stia lavorando contro la nostra azienda”, ha affermato riferendosi probabilmente alla decisione dell’Esecutivo di abolire l’immunità penale. “Una situazione complessa come quella dell’ex Ilva si risolve che il Paese che aiuta”, ha aggiunto Jehl.
Secondo il segretario generale della Fim Cisl, Marco Bentivogli: “La grave situazione della sicurezza non parte da oggi ma è figlio di una mala gestione commissariale che si è protratta fino ad oggi”.
“La gestione commissariale dopo la sostituzione del Commissario Bondi, da parte di altri governi ha ridotto infatti al minimo le manutenzioni ordinarie e straordinarie, creando le condizioni di insicurezza che in questi anni hanno messo in moto una catena di incidenti, anche molto gravi, senza fine. Come sindacato abbiamo denunciato decine di volte queste situazioni, puntualmente, inascoltati”, continua il sindacalista.
“I nostri continui richiami di mettere le mani alla manutenzione straordinaria e ordinaria non hanno mai trovato riscontro da parte dell’amministrazione straordinaria. Non è più tollerabile, troppi morti e troppi incidenti, la gestione commissariale che Arcelor Mittal devono lavorare per trovare soluzioni che prevedano immediatamente interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria”, conclude Bentivogli.