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Ex Ilva: a Taranto riparte l’altoforno. Fermo da oltre un anno, andrà ancora a carbone

Imagoeconomica

L’altiforno 1 dell’ex ILVA di Taranto si riaccende e il Ministro Adolfo Urso è d’accordo. L’Afo, come è chiamato da cittadini e maestranze, era fermo da agosto 2023, quando ci si era resi conto dei lavori di manutenzione. Non è una ripartenza qualunque nella vicenda tormentata dell’acciaieria pugliese. È il segnale che si riprende a lavorare con il carbone, cosa che contrasta con qualsiasi ipotesi di risanamento ambientale. La riaccensione è contestata dalle associazioni con le quali si è schierato anche il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci. Avrebbe dovuto essere presente alla messa in esercizio dell’altoforno, ma ha rilasciato dichiarazioni che bocciano l’operazione. “L’avvio da celebrare – ha detto- dovrebbe essere la partenza dei forni elettrici” rilanciando il progetto che avvierebbe la produzione dell’acciaio senza scarichi inquinanti. L’altra chiave di lettura della ripartenza di Afo è il segnale di buona volontà produttiva per Taranto, quando il gruppo indiano Jindal ha annunciato il proprio interesse a rilevare l’azienda. É sempre più evidente che la ripartenza complessiva dell’ acciaieria é connessa agli effetti sulla salute e sull’ambiente. D’altra parte la gara in corso per trovare un compratore lascia aperte le porte a più soluzioni, compresa quella di un « distacco » dal piano di risanamento ambientale.


 

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Categories: Economia e Imprese