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Evergrande paga i debiti, per Telecom Italia l’ora X

Evergrande.com

Sarà pure temporanea, ma fa paura. È l’inflazione, che ieri è balzata negli Usa al 6,2%, a livelli che non si vedevano dal 1990, ma che spaventa anche Cina e Germania, le principali vittime delle difficoltà della catena di approvvigionamento dell’economia globale. Il dato, abbondantemente previsto, non impone un cambio di rotta immediato alla Fed, decisa comunque a evitare una stretta. I mercati, però, hanno preso sul serio la svolta.

SALE IL BITCOIN, CORRE IL DOLARO

Torna a brillare l’oro, balzato a un massimo di 1.868 dollari l’oncia prima di ripiegare a 1.850.

Il Bitcoin ha superato i 69 mila dollari per poi tornare a quota 65 mila.

Il petrolio Brent torna a sfiorare i massimi a 85 dollari al barile.

Il Treasury Note a dieci anni si è portato a 1,55%, da 1,45% della mattina, ancora sotto il picco annuale di 1,75%.

Il cross Euro Dollaro ha sfondato la soglia di 1,15 per la prima volta dal luglio 2020. Oggi apre a 1,148.       

WALL STREET IN ROSSO, L’IPO DI RIVIAN TRAVOLGE I RECORD

Wall Street ha perduto colpi dopo la lunga corsa: Dow Jones -0,66%, S&P 500 -0,82%. Il Nasdaq cede l’1,66%.

La stagione dei record, però, è tutt’altro che finita. Ieri l’Ipo di Rivian, l’auto elettrica controllata al 22% da Jeff Bezos, ha fatto un esordio trionfale: il titolo ha chiuso in rialzo del 29%, a 100,70 dollari, dopo aver toccato un massimo a 119,46 dollari. La capitalizzazione è intorno agli 85 miliardi di dollari. I quasi 12 miliardi di dollari raccolti da Rivian con la quotazione consentiranno l’accelerazione nello sviluppo di nuovi modelli.

MUSK INCASSA 5 MILIARDI DI STOCK OPTION SU TESLA

Risale anche la quotazione di Tesla (+4,3%); Elon Musk ha venduto la prima tranche di titoli per 5 miliardi di dollari. L’operazione è avvenuta lunedì scorso, quando l’imprenditore ha esercitato stock option ricevute come parte del suo pacchetto di compenso.

IL MATTONE CINESE EVITA IL DEFAULT

Anche la Borsa cinese offre stamane una gradita sorpresa: Evergrande (+9% a Hong Kong) ha versato 148,1 milioni di dollari per pagare tre cedole di altrettanti bond offshore, che hanno consentito di evitare il default. Lo sviluppatore immobiliare cinese, oberato da 305 miliardi di dollari di debiti, ha onorato gli impegni prima della scadenza dei 30 giorni di tolleranza oltre la quale sarebbe scattata l’insolvenza.

Salgono sia Hong Kong che l’indice Csi 300 di Shanghai e Shenzhen (+1,3%). Nikkei +0,6%, Kospi di Seul -0,2%, Sensex di Mumbay -0,8%.

SUL CLIMA I GRANDI FANNO PACE. INCONTRO VIRTUALE IL GIORNO 15

Ma la sorpresa più positiva riguarda i rapporti tra le due superpotenze. Con una dichiarazione congiunta, Usa e Cina hanno annunciato di voler lavorare insieme contro il cambiamento climatico. Il portavoce di Pechino per la Cop26, Xie Zhenhua, ha detto che i due Paesi hanno bisogno “di pensare in grande ed essere responsabili”. Da gennaio le due delegazioni hanno lavorato insieme all’accordo in 30 incontri virtuali. A confermare l’intesa, l’inviato speciale americano per il clima, John Kerry, che ha dichiarato: “I presidenti Biden e Xi vogliono lavorare insieme”.

Secondo Bloomberg i due grandi si incontreranno la prossima settimana in un vertice virtuale: non è ancora stata fissata una data ma i funzionari starebbero lavorando perché si svolga lunedì 15.

ITALIA, RALLENTA L’INDUSTRIA. ALLARME PREZZI IN GERMANIA

L’industria italiana potrebbe subire una frenata improvvisa. Stando agli ultimi dati Istat, a settembre l’indice destagionalizzato della produzione industriale è aumentato dello 0,1% rispetto ad agosto, un dato inferiore rispetto al consensus, che era allo 0,3%.

A suggerire cautela sono anche le notizie in arrivo dalla Germania. I consulenti economici del governo tedesco hanno tagliato le stime di crescita per la prima economia europea, creando un grattacapo per i tre partiti impegnati in trattative per formare il nuovo governo tedesco. I consulenti hanno tagliato le previsioni di crescita per il 2021 a 2,7%, in ribasso dal 3,1% stimato a marzo, anche se hanno alzato l’outlook per il 2022 al 4,6%. L’inflazione, poi, morde anche oltre Reno: in Germania l’indice dei prezzi ha segnato +0,5% su base mensile e +4,5% annuo, allungando rispetto a settembre 2021, quando l’incremento era stato del 4,1%. Per ora, insomma, l’Italia, il Paese più fragile in caso di aumento dei tassi, riserva le notizie migliori. Chissà per quanto.

RENDIMENTI IN SALITA, BTP FUTURA SALE A 2,671 MILIARDI

Le preoccupazioni si sono fatte sentire nel pomeriggio sul mercato obbligazionario. Il tasso del Btp decennale si è impennato oltre lo 0,9%, fino a 0,93% (contro 0,85%).

Stabile lo spread sul Bund sul tratto a dieci anni, a 118 punti base, dai 113 dell’apertura della vigilia.

Nella terza giornata di offerta il Btp Futura novembre2033 ha raccolto richieste per 704 milioni di euro, che portano la domanda complessiva nei primi tre giorni di emissione a 2,671 miliardi. Lo scorso aprile la terza edizione del Btp Futura aveva visto richieste pari a 4,68 miliardi di euro a chiusura delle prime tre giornate di offerta, per raggiungere un totale di 5,48 miliardi al termine del collocamento.

Oggi il Tesoro metterà a disposizione degli investitori fino a 5,75 miliardi di euro complessivi del nuovo Btp 7 anni e del titolo a 3 anni.

PIAZZA AFFARI +0,44%, BENE MADRID

Milano sale dello 0,44%, a 27.561 punti. In lieve progresso Francoforte (+0,17%) e Parigi (+0,03%). Salgono Madrid (+0,71%) e Londra (+0,82%). Resta indietro Amsterdam (-0,07%).

Avanza a Francoforte Siemens Energy (+3,54%) dopo aver proposto un dividendo di 0,10 euro.

CADE ADIDAS, DAIMLER ESCE DA RENAULT

Cade invece Adidas (-3,72%): l’azienda ha tagliato le stime per la difficoltà a garantire gli approvvigionamenti e per la frenata della domanda cinese.

Battuta d’arresto anche per le società di food delivery dopo lo sbarco in Europa dell’americana DoorDash, che ha acquistato la finlandese Wolt Enterprises (7 miliardi di euro).

Daimler ha ceduto il 3,1% di Renault, pur precisando che nulla cambia nell’accordo industriale tra le due case.

La biotech Valneva sale del 25% dopo l’accordo con la Ue per la fornitura di 60 milioni di dosi di vaccino contro il Covid -19.

Da segnalare anche il balzo di Alstom (+9,75%): i costi per l’integrazione con Bombardier si sono rivelati inferiori al previsto.

TELECOM: OGGI LA RESA DEI CONTI, KKR IN AGGUATO

Oggi va in scena il cda straordinario di Telecom Italia e i pronostici si sprecano. Alla vigilia, il consiglio composto da 15 membri è spaccato in tre schieramenti che riflettono le varie anime che l’hanno nominato. Ci sono i cinque consiglieri fedeli alla linea di Vivendi, primo azionista della società con il 23,7%, favorevoli a una svolta dopo i pessimi risultati della trimestrale. I cinque che fanno riferimento alla Cdp sono contrari ad un nuovo ribaltone. Infine, ago della bilancia, ci sono i cinque consiglieri nominati dalla lista Assogestioni.

Difficile una svolta già nella riunione odierna, ma il dossier Telecom è sul tavolo dei fondi internazionali, a partire dagli americani di Kkr che hanno già investito in una quota di minoranza di Fibercop. E i rumors dicono che la Cdp potrebbe essere interessata a ricollocare una parte del suo 10% presso altri investitori.

MEDIASET: CONTI RECORD. ACCONTO CEDOLA PER MEDIOLANUM

A Piazza Affari l’hanno fatta da padrone le trimestrali in arrivo da blue chip e non. In grande evidenza Mediaset (+6,85%). Il gruppo televisivo ha pubblicato una trimestrale in crescita sopra i livelli pre-pandemia, con una raccolta pubblicitaria che conferma la tendenza positiva in atto da cinque trimestri consecutivi.

Corre anche Banca Mediolanum (+1,10%). L’istituto ha comunicato una buona trimestrale, annunciando di aver deliberato la distribuzione di un acconto di dividendo di 0,23 euro per azione dopo aver visto una crescita dell’utile del 50% nei primi 9 mesi. “Nagel ci aveva proposta una fusione – ha detto Massimo Doris – ma preferiamo fare da soli”.

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INTERPUMP E STM SEGNANO IL PASSO

In ordine sparso il resto del comparto del credito. Invariata Bpm, Bper -0,5%. Sale Unicredit (+1,3%) dopo l’uscita dalla turca Yapi Kredi.

Sul versante utility, in luce Terna (+1,51%), che ha chiuso i novi mesi con un utile netto di 580,4 milioni (+2% annuo).

Prese di beneficio per Interpump (-0,89%) dopo i risultati del terzo trimestre. Pesano su Stm le incertezze del Nasdaq (-1,7%).

LUSSO SOTTO TIRO. FRANA FERRAGAMO

Ancora sotto tiro il settore lusso. Continuano le vendite su Moncler (-1,09%) dopo il sell di Goldman Sachs. Il ribasso più marcato è però quello di Ferragamo (-4,78%, sopra i minimi della seduta). La maison fiorentina ha messo in guardia sugli sviluppi del mercato cinese. Deutsche Bank ha alzato il target a 20 euro da 18,8.

Perde colpi, dopo cinque sedute in rialzo, anche Tod’s (-3,1%). S’impenna per il secondo giorno di fila Safilo (+8,1%) dopo i risultati superiori alle attese.

SARAS IN PROFONDO ROSSO, L’ECOBONUS SPINGE INNOVATEC

Si riduce il rialzo dei petroliferi dopo il rialzo iniziale: Saipem +0,6%, Eni +0,7%. Brusca frenata di Tenaris (-2,9%) dopo i rialzi post trimestrale. Fa ben peggio Saras (-5,9%) dopo i risultati dei primi nove mesi.

L’ecobonus del 110% si è rivelato un ottimo affare per Innovatec (+16,51%). La società dell’Egm ha raggiunto un portafoglio contratti definitivi inerenti alla riqualificazione energetica sostenibile di circa 85 milioni euro.

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