Il miglioramento rallenta, ma continua. A maggio l’indice Pmi composito dell’Eurozona calcolato da Markit Economics si è attestato a 53,5 punti, in ribasso rispetto ai 54 punti del mese precedente e sotto i 53,9 punti indicati nella stima preliminare, ma comunque sopra la fatidica soglia 50, che marca il confine fra espansione e contrazione.
Malgrado la correzione al ribasso, Markit segnala che “l’Eurozona mantiene la rotta puntando a raggiungere il suo miglior trimestre di crescita in tre anni”. A maggio, si legge nel comunicato, il manifatturiero ha “continuato a guidare la crescita della produzione, nonostante il tasso d’incremento di quest’ultima e dei nuovi ordini sia risultato il più lento in sei mesi. Nel terziario, attività e nuovi ordini sono entrambi aumentati al tasso più rapido da giugno 2011”.
Quanto all’Italia, Markit ha riferito un rafforzamento dell’attività nel terziario, con il Pmi servizi a 51,6 punti, in crescita dai 51,1 di aprile e oltre le attese di 51,5 punti. Infine, sui livelli occupazionali, l’inchiesta ha registrato ulteriori crescite in Germania e Spagna, mentre in Italia ha riportato un leggero aumento per la prima volta in tre anni. Ancora in calo il dato francese.
