Il Pil dell’Eurozona nel secondo trimestre è rimasto invariato rispetto al periodo gennaio-marzo, mentre su base annua ha registrato un incremento dello 0,7%. I dati sono inferiori alle attese degli analisti, che avevano previsto una crescita dello 0,1% su base congiunturale e dello 0,8% su anno. Lo ha comunicato Eurostat, che ha diffuso questa mattina le sue stime flash sul periodo, alcune ore dopo la pubblicazione di numeri deludenti sul Pil del secondo trimestre da parte Francia e Germania.
Eurostat ha quindi confermato la crescita del Pil dello 0,2% nei primi tre mesi dell’anno, con un rialzo dello 0,9% rispetto al primo trimestre del 2013. L’inflazione, invece, si è attestata il mese scorso allo 0,4%, il livello più basso dall’ottobre del 2009, contro lo 0,5% di giugno. Su base congiunturale, i prezzi hanno mostrato un calo dello 0,7%.
Nell’Unione europea, l’inflazione a luglio si è attestata allo 0,6%, in calo rispetto allo 0,7% di giugno. Nel luglio del 2013 era all’1,7%. Su base mensile, l’inflazione ha mostrato un ribasso dello 0,5%. Su base annua, il maggior contributo alla crescita dei prezzi è arrivato da ristoranti e caffè (+0,08%), mentre sul fronte opposto i maggiori ribassi sono stati rilevati tra frutta (-0,13%), vegetali e telecomunicazioni (-0,11%).